venerdì 15 novembre 2013

Un'inchiesta di Legambiente denuncia l'eccidio in atto nella Terra dei fuochi


Dal 1991 al 2013 sono state censite ben 82 inchieste per traffico di rifiuti che provenienti da ogni parte d'Italia hanno riversato i loro veleni  nelle discariche legali e illegali della Terra dei Fuochi,gestite della criminalità organizzata casertana e napoletana; inchieste che hanno  coinvolto ben 443 aziende: la stragrande maggioranza di queste ultime con sede al centro e al nord Italia.
"In questo quarto di secolo - rileva -Legambiente- circa 410.905 camion carichi di rifiuti hanno attraversato mezza Italia terminando il loro tragitto nelle campagne del napoletano e nelle discariche abusive del casertano. Soltanto l'inerzia diffusa delle istituzioni, la «disattenzione» di chi doveva controllare, e una fitta rete di collusioni e omertà possono aver consentito «l'invisibilità» di una colonna di decine di migliaia di tir. "
Un crimine vero e proprio che risale  alla fine degli anni ottanta,fatto di rapporti tra imprenditoria del nord,camorra e politica.
Un sistema criminale ,mafioso-imprenditoriale che s'è potuto muovere agevolmente grazie alla protezione e complicità di una rete di colletti bianchi, uomini politici, funzionari pubblici, massoni e faccendieri di ogni risma.
 Un sistema ecomafioso, come l'ha definito Legambiente che ha accumulato potere economico calpestando il diritto alla vita.


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