martedì 31 dicembre 2013

lunedì 30 dicembre 2013

Bilancio consuntivo e programmatico

Il 2013 e' stato per me ,un anno difficile e durissimo; uno di quelli che mi ha messo in ginocchio e spesso mi ha chiesto anche gli interessi.
Un anno pieno di difficolta,delusioni,di tradimenti e di scoperte poco piacevoli.
Presenze che credevo certe si sono rivelate fasulle e false mentre alcune nuove o ritenute conoscenze sono diventate solide.
Strano,ancora una volta, capisco che le cose possono ribaltarsi da un momento all'altro,non essere come credi o come sembrano.
Questo,un anno dove le lacrime mi hanno tenuto spesso compagnia,un anno dove,a volte, la forza mi ha lasciato sola.
Però sono qua ,pronta a salutare quest'anno "sbagliato" e dare il benvenuto a quello nuovo,senza illusioni,ma con la certezza che ancora dovrò' lottare per me stessa e per ciò' che voglio.

domenica 29 dicembre 2013

Sorridi


Sorridi donna .
Sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. 
Sorridi agli amori finiti ,non lo saranno mai.
Sorridiai tuoi dolori .
Sorridi comunque. 
Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino ,faro per naviganti sperduti. 
Il tuo sorriso sarà un battito d'ali, un raggio di sole per tutti.


Inviato da iPad

sabato 28 dicembre 2013

Passato e Futuro

Anno vecchio se ne va e mai più' ritornerà'
Il passato e' passato !
Guardiamo avanti !
Il 2013 appartiene agli anni della mia vita ,per certi aspetti,da dimenticare,ma i dolori e le delusioni servono a crescere,gli errori a cambiare.
La sofferenza deve essere costruttiva,mai fine a se stessa,altrimenti ci si inaridisce.
Nel 2014 non mi porto rancore ma solo speranza.
La vita,comunque e' vita e ringrazio Dio di esserci.
Il male lasciamolo con un sorriso a chi lo fa,a noi il compito di testimoniare il bene.
Una nuova energia allontanerà' il negativo e i rimpianti.
L'arcobaleno tornera' con i suoi mille colori e il sole a splendere perché' ad ogni notte  segue sempre una nuova alba .
DOMANI,IN FONDO,E' UN ALTRO GIORNO

meraviglioso (negramaro) - YouTube



I professionisti dell'antimafia......Quanta ignoranza!

A ciascuno il proprio percorso di vita !

Con me Nando e Simona Dalla Chiesa

Qualche anno prima di morire Paolo Borsellino, e tutto il pool antimafia di Palermo, sono stati coinvolti in una polemica nata da un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" del 10 gennaio 1987 a firma di Leonardo Sciascia.

L'articolo era intitolato "I professionisti dell'antimafia" e questa era la sua tesi di fondo: in Sicilia il modo migliore per fare carriera in politica e in magistratura è dichiararsi antimafioso, usare l'"antimafia come strumento di potere", come mezzo per diventare potenti ed intoccabili. Citare Borsellino come "esempio di professionismo mafioso, insinuare il dubbio che il magistrato avesse fatto carriera grazie alla lotta alla mafia, è stato certamente un errore, sfruttato abilmente dai nemici del pool. Questo dimostra che anche i grandi intellettuali possono sbagliare.

C'è da rilevare, però,  che ancora qualcuno persiste, per ignoranza, nell'errore. 

Non siamo tutti uguali! Che ci sia, poi, chi approfitta della lotta alla mafia per i propri affari, questo siamo i primi a denunciarlo ma certo non si può' fare confusione .



venerdì 27 dicembre 2013

Quando non si ha voglia di niente,si ha bisogno di tutto

La personalità' .....

"La personalità, non è un abito che si indossa o si cambia a seconda delle occasioni ma lo stesso profumo che metti ogni giorno, quello che ti mette a tuo agio, quello ormai personale perchè non sprigiona mai l'identica fragranza sulla pelle di qualcun'altro. 
La personalità non è dono insito in tutti e non si può regalare a nessuno, nemmeno la propria.
Esistono persone inodore dalla nascita, oppure quelle che tutto ciò che sanno emanare è una ridicola e fastidiosa imitazione del profumo originale.
 La personalità è per me questione di fiuto, è pelle... è passione è eleganza nell' originalità dei gesti, è l'essenza essenziale che ogni individuo dovrebbe avere"


giovedì 26 dicembre 2013

Cos'è l'amore ?


L'amore non è già fatto. Si fa.
Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, cucire.
Non è un appartamento "chiavi in mano",
ma una casa da concepire, costriure,
conservare e spesso riparare.
Non è vetta conquistata, ma partenza dalla valle,
scalate appassionanti,
cadute dolorose nel freddo della notte
o nel calore del sole che scoppia.
Non è solido ancoraggio nel porto della felicità
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare,
sotto la brezza o la tempesta.
Non è un "si" trionfale,
enorme punto fermo che si segna fra le musiche,
i sorrisi e gli applausi, ma è una moltitudine di "si"
che punteggiano la vita,
fra una moltitudine di "no"
che si cancellano strada facendo.
Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente
e lungo tragitto di fiume dai molteplici meandri,
qualche volta in secca, altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.


Nazim Hikmet.


" Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di bello
non te l'ho ancora detto ".


mercoledì 25 dicembre 2013

La luce del Natale !



Natale è una festa pagana prima che cristiana, è la festa del sole che rinasce e sconfigge le tenebre che sembravano soffocarlo.
È la celebrazione di una lotta astrale che riproduce quello scontro interiore tra l'abisso e la speranza che ogni uomo sperimenta durante la sua vita.
In cielo il sole torna sempre a splendere e può tornare a splendere nelle vite di tutti noi. 

Happy Christmas

E' Natale ! Andiamo incontro alla speranza !

martedì 24 dicembre 2013

VIGLIA DI NATALE !



Lascio solo che le cose passino.
Che non mi facciano più male del dovuto.
Che non intacchino la mia anima.
Lascio fare al tempo... lui, da sempre, è un amico fidato.

VIENE IL SIGNORE !
ASPETTIAMOLO CON CUORE APERTO .
Papa Francesco

lunedì 23 dicembre 2013

Educare per sconfiggere le mafie



Replica all'editoriale del Corriere della Sera di Ernesto Galli Della Loggia.

E' davvero importante l'autocritica che apre l'editoriale di Ernesto Galli delle Loggia sui limiti della cultura dell'antimafia in Italia. La stampa e l'opinione pubblica, secondo l'autore, non hanno saputo vedere in tempo ciò che di falso e corrotto si nasconde dietro alcune delle icone di recente osannate nel dibattito pubblico.

E' un richiamo che condividiamo e da anni rilanciamo. Ciascuno ha il dovere di essere vigile contro la corruzione che colpisce il nostro Paese in ogni suo snodo, dalla politica alla società civile, dai media e all'impresa, alle associazioni. Vorremmo però invitare stampa e opinione pubblica a evitare di raddoppiare l'errore, sommando a quella mancanza di attenzione un giudizio ottuso che liquida, in nome di una polemica passeggera, realtà decisive dell'associazionismo antimafia che, piaccia o no, danno un contributo concreto a formare giovani generazioni di adulti più consapevoli e attrezzati a scegliere tra giustizia e illegalità. Da sempre tutti coloro che si impegnano quotidianamente nella lotta alla criminalità organizzata affermano con forza che l'arma più efficace contro la mafia e la corruzione e' l'educazione a partire dalle giovani generazioni.Abbiamo conosciuto e apprezzato l'impegno di Galli della Loggia per l'Unità del Paese, il suo tentativo di rendere gli italiani più consapevoli della loro storia e identità, a partire dalle distanze e dalle fragilità. Lo invitiamo a vedere cosa significa farsi carico di quell'impegno non in conferenze e convegni, ma in settimane, mesi, anni di lavoro quotidiano nelle scuole. Un lavoro che, nonostante i mezzi materiali limitati, può attingere a un patrimonio ideale ed etico straordinario come quello lasciato da tutte le vittime della mafia. In questi anni, con l'impegno di tanti insegnanti, di tanti volontari, l'energia inesauribile dei ragazzi e il supporto delle istituzioni, si sono raggiunti risultati che meritano attenzione e rispetto. E meritano soprattutto una discussione che lasci da parte politica e cordate, mettendo al centro proprio loro, i ragazzi. Chiediamoci se ha senso o no, per loro, dare vita ad attività come queste. Proviamo a capire insieme la differenza tra le associazioni sane e la degenerazione di figure squallide accusate di aver sfruttato l'antimafia per vantaggi personali. Venga iGalli Della Loggia, a visitare qualche scuola coinvolta e ad ascoltare i percorsi didattici sulla cultura della legalità che stiamo realizzando, parli con gli studenti, chieda loro se si sentono "precettati". Ci venga a trovare nella sede delle nostre associazioni e fondazioni. Scoprirà luoghi in cui si inventa ogni giorno una via di uscita credibile e costruttiva dalla retorica, in cui si ragiona su come illuminare quei "luoghi silenziosi" in cui si combatte contro il crimine organizzato. Troverà persone che chiedono esattamente quello che chiede lei nell'appello con cui chiude il suo articolo – più magistrati, più forze dell'ordine e uno Stato presente davvero – ma che, oltre a esprimere quelle richieste, hanno deciso di impegnarsi ogni giorno per fare in modo che il frammento di Italia che dipende da loro sia migliore.

A pochi giorni dalla morte di Giovanni Falcone, della moglie e degli uomini della sua scorta, in un momento in cui mai come prima il Paese avvertiva l'esigenza di una presenza concreta dello Stato nel contrasto alla mafia, Paolo Borsellino disse: "La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".

Quello stesso giorno, un esponente di una delle organizzazioni da sempre impegnate nell'educazione alla legalità, chiese al magistrato: "Cosa possiamo fare noi per la lotta alla mafia?". E Borsellino rispose: "Noi arresteremo i padri, voi educherete i figli".

Firme

Maria Falcone – Fondazione Giovanni e Francesca Falcone

Rita Borsellino – Presidente onorario Centro Studi Paolo Borsellino

Fondazione Rocco Chinnici

Nando Dalla Chiesa

Adriana Musella

Coordinamento Nazionale Antimafia Riferimenti

Fondazione Antonino Caponnetto

Fondazione Giuseppe Fava

Centro Studi Pio La Torre

Centro Studi Paolo Borsellino




Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcosa che non sei

La terra trema

Terremoto nello Stretto di Messina: in corso scosse d'assestamento. 

Impossibile far previsioni 

Tra Messina e Reggio Calabria la popolazione è ancora provata dalla scossa di terremoto dimagnitudo 4.0 che stamattina alle 05:20 ha svegliato circa un milione di persone nell'area dello Stretto: una scossa che ha anche rispolverato quella paura del terremoto che di tanto in tanto si desta in questa zona. In alcuni quartieri, la popolazione è scappata dalle case scendendo in strada. La scossa s'è verificata nello stesso identico orario (le 05:20) del catastrofico terremoto di magnitudo 7.1 che il 28 dicembre 1908 rase al suolo le due città dello Stretto provocando oltre 100.000 vittime.

mcs

Siamo, inoltre, proprio a fine dicembre, a pochi giorni dal 105° anniversario di quella tragedia.
Lo Stretto è una delle zone più sismiche dell'intero Mediterraneo, ed è normale che ciclicamente si verificano scosse di questo tipo. 

Lo sciame sismico tra Sicilia e Calabria,continua con scosse di minore intensità".

Immagine


emailMapPurtroppo, in questi casi non si può mai pensare di anticipare o prevedere il terremoto, l'unica soluzione è costruire bene e fare prevenzione. Bisogna essere sicuri che la casa in cui si vive, resista alle scosse.

Le favole non esistono






La sincerità' e' un elemento fondamentale dell'amore.
Quando viene meno ,muore la complicità' che costituisce le fondamenta di un rapporto!
E in quel momento ,quando ti accorgi che ha lasciato la tua mano,ci si abitua a tutto perche' non rimane più' niente,niente ti fa più' effetto.
Smetti di credere per me' non sai più' in cosa credere;
Smetti di vedere quello che ti sembrava fosse e che non è';
Scopri che le persone possono tradirti,abbandonarti e rinnegarti;
Smetti di comprendere perché' hai paura ,perché' non accetti;
Smetti di credere alle  favole perché'  la tua e' finita.

L'apparenza e' costruzione,l'essere ,l'unica certezza.

domenica 22 dicembre 2013

Si beve con la testa



Gli studenti delle scuole superiori di Pisa hanno realizzato una coreografia da Guinness (la più grande mai realizzata in Italia) per dire no all'abuso di sostanze alcoliche.
Uniti in una gigantesca catena umana in Piazza dei miracoli ,i ragazzi hanno formato sul prato verde ,una scritta che sarà' usata per uno spot pubblicitario.

"L'alcol non fa Miracoli"

Una delle grandi piaghe sociali dei nostri tempi è ,infatti,l'abuso dell'alcol.

Si parla di un ragazzo su quattro ,nella fascia di età' tra i 18 e i 28 anni.
Secondo recenti indagini statistiche l'alcol uccide più della droga poiché l'etilismo (abuso di sostanze alcoliche) non provoca solo malattie mortali come cirrosi epatica, tumori, tubercolosi all'apparato respiratorio, ma anche danni al sistema nervoso periferico; senza contare alcuni disturbi comportamentali che possono talvolta portare al suicidio o omicidio.
CocktailRagazzi sempre più giovani si fanno travolgere dal vortice dell'alcol per sentirsi uguali ed accettati dal proprio gruppo d'amici.Ma perché si comincia a bere?  Si beve per sentirsi liberi, per stordirsi, perché sono attratti dallo "sballo" ma soprattutto perché al giorno d'oggi si pensa, sbagliando, che non ci si possa divertire il sabato sera, in discoteca o in un locale, senza ubriacarsi.Molto diffusa tra i giovani ,sembra,l'uso abituale della birra ma non è' che questa faccia meno male del whisky .
Credo che sia necessaria un campagna di informazione sui danni che l'utilizzo continuo di alcol puo arrecare .
Dobbiamo batterici tutti per non bruciare la vita di una generazione.In tutto questo il messaggio lanciato dagli studenti di Pisa e' importantissimo ed efficace.

venerdì 20 dicembre 2013

Palermo manifesta a sostegno di Nino Di Matteo

Slot machines e gioco d'azzardo : Lo Stato penalizza la legalità'




 La potente e ricchissima lobby delle slot e del gioco d'azzardo ha colpito ancora.
 Lo Stato taglia i trasferimenti di denaro agli Enti che ostacolano le slot machines nel proprio territorio
Lo scandalo pero' non comincia oggi. 
l' IVA sui giochi on line e' lo 0,6% mentre su beni essenziali come pane e pasta, il 4%. 
Le le slot machine sono collegate al gioco d'azzardo che e' la terza impresa italiana per fatturato.
E' questo uno dei canali che la mafia sfrutta per il riciclaggio .
Che fa il nostro parlamento ?APPROVA!









"Si muore perché si è' soli o perche'si è' entrati in un gioco troppo grande "



Parla in un'intervista con "Repubblica" il pubblico ministero di Palermo Nino Di Matteominacciato di morte da Totò Riina e da lettere anonime con lo stemma della 'Repubblica italiana'."A volte mi chiedo se è giusto andare avanti, per me e per la mia famiglia. Razionalmente penso che non ne valga la pena, ma poi un impasto di sentimenti si fa largo e mi trascina a una sola risposta: ne vale la pena, è giusto così". 

QUEST'UOMO E' ENTRATO IN UN GIOCO TROPPO GRANDE E RISCHIA L'ISOLAMENTO
Lo Stato e la Mafia o si combattono o si alleano. In questo caso abbiamo  uno STATO STATO, rappresentato da Di Matteo e i suoi colleghi che indagano sulla trattativa contro uno Stato Mafia.

El pueblo unido jamás será vencido

NINO DI MATTEO NON VA LASCIATO SOLO !
L'ITALIA ONESTA SCENDE IN PIAZZA!
SIT IN DAVANTI ALLE PREFETTURE! CORTEO A PALERMO.

giovedì 19 dicembre 2013

La Giustizia Italiana


Oltre al seriale Killer Bartolomeo Gagliano ,un altro detenuto non ha fatto rientro in carcere .
Si tratta del camorrista Pietro Esposito al quale era stato elargito l'ormai consueto permesso premio.
Ma che razza di Stato e' mai questo in cui viviamo?
Il ministro ha definito l'accaduto gravissimo.
To guarda!
Mi chiedo perché' non si riaprono Pianosa e l'Asinara.
Purtroppo si preferisce parlare di amnistia e indulto.
VERGOGNA!

Come ?


"Come farti capire che c'è sempre tempo? 
Che uno deve solo cercarlo e darselo, 
Che non è proibito amare, 
Che le ferite si rimarginano, 
Che le porte non devono chiudersi, 
Che la maggiore porta è l'affetto, 
Che gli affetti ci definiscono, 
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido, 
Che trovarsi è molto bello, 
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare, 
Che nessuno vuole essere solo, 
Che per non essere solo devi dare, 
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare, 
Che adulare non è aiutare, 
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo, 
Che si sente col corpo e la mente, 
Che si ascolta con le orecchie, 
Che costa essere sensibile e non ferirsi, 
Che ferirsi non è dissanguarsi, 
Che chi semina muri non raccoglie niente, 
Che sarebbe meglio costruire ponti, 
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche, 
Che ritornare non implica retrocedere, 
Che retrocedere può essere anche avanzare, 
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita? 
Come farti sapere che c'è sempre tempo?"


mercoledì 18 dicembre 2013

Guido Marino nuovo questore di Napoli

AUGURI ....!

Dove il cuore vuole andare.....che vada !



Un pomeriggio il cuore gli disse che lui era felice.
 "Anche se ogni tanto mi lamento," diceva il suo cuore, "lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono cosa ì: hanno paura di inseguire la propria strada e realizzare i sogni più grandi, perché lasciano il posto alla ragione ,pensano di sbagliare o di non riuscire a raggiungerli. 
Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di rivivere amori che credevamo finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia, ma quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente."
Il mio cuore ha paura di soffrire digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. 
E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito il proprio sentire e i propri sogni 

P.Coelho


martedì 17 dicembre 2013

MAI PIU' ACCORDI TRA STATO E MAFIA


ASSEDIO ALLA TOGA

La prima riforma della Giustizia e' la solidarietà' a Nino Di Matteo

RIINA STRUMENTO DEL SISTEMA !


Chi vuole davvero intimidire ed eliminare Di Matteo?
DIETRO LE MINACCE LO STATOMAFIA

 Con affetto accanto ai magistrati della trattativa

lunedì 16 dicembre 2013

Riflessione

Le persone non le perdiamo.
Quando cambiano e vanno via sono loro che scelgono di perdere te e spesso diventano proprio quelle che dicevano non sarebbero mai state.

In Calabria l'antimafia e' a rischio delegittimazione.

A seguito della vicenda "Rosy Canale"sta accadendo in Calabria,quello che si temeva e che anche il procuratore di Reggio Calabria Cafiero De Raho aveva denunciato: ossia approfittare  dell'occasione ,per discreditare e delegittimare l'antimafia,gettando fango su tutto e tutti senza cognizione di causa.
Siamo i primi a rilevare che ,in questo campo,come  dappertutto,ci  sono i buoni e gli approfittatori ma riteniamo che non si possa fare di tutta l'erba un fascio.
Abbiamo denunciato e lo ribadiamo che Rosy Canale non puo' certo considerarsi un'icona ne' la sua attivita' essere classificata  come antimafia.
La Calabria e' una terra molto particolare,ingrata per certi versi e dove vige un modo di pensare ed agire non riscontrabile in nessun paese al mondo.
Il poeta Giunta fa scuola in questo senso.
Si e' pronti ad affossare e innescare dubbi ad insinuare con fare disfattista .
Non si capisce il perche' si tende sempre a distruggere e mai a costruire.
Ritengo che sia questa una delle cause per cui questa regione non progredisce e viene emarginata e bistrattata.
Spesso si da la colpa alla stampa e ai media nazionali ma penso che, invece, sia da attribuire prima di tutto agli indigeni,a quei calabresi con mentalità' piccola e meschina che denigrano tutto e il contrario di tutto per invidia o cattiveria questo non si è' mai compreso.
Bisogna fare molta attenzione perché' tentare di  delegittimare il buono che c'e nell'antimafia in una terra come la Calabria, vuol dire fare il gioco della criminalita' organizzata ed essere ad essa srtumentali.
  Qualche anno prima di morire Paolo Borsellino, e tutto il pool antimafia di Palermo, sono stati coinvolti in una polemica nata da un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" del 10 gennaio 1987 a firma di Leonardo Sciascia.
L'articolo era intitolato "I professionisti dell'antimafia" e questa era la sua tesi di fondo: in Sicilia il modo migliore per fare carriera in politica e in magistratura è dichiararsi antimafioso, usare l'"antimafia come strumento di potere",  come mezzo per diventare potenti ed intoccabili
Citare Borsellino come "esempio di professionismo mafioso, insinuare il dubbio che il magistrato avesse fatto carriera grazie alla lotta alla mafia, è stato certamente un errore, sfruttato abilmente dai nemici del pool.
Questo dimostra che anche i grandi intellettuali possono sbagliare.
C'è da rilevare,però' ,che ancora qualcuno persiste, per ignoranza, nell'errore.
Non siamo tutti uguali !
Che ci sia, poi, chi approfitta della lotta alla mafia per i propri affari, questo siamo i primi a denunciarlo ma certo non si possono offendere le vittime e soprattutto coloro che di quest'impegno ne hanno fatto ragione di vita.

Rien de Rien

"Non, rien de rien, non, je ne regrette rien,
 ni le bien qu'on m'a fait, ni le mal; 
 tout ça m'est bien égal !"

Io non rimpiango niente,niente di niente,
Ne' il bene che mi è' stato fatto ne' il male.
Tutto mi sta bene ugualmente.


domenica 15 dicembre 2013

Errori

Uno degli errori che riconosco di aver fatto,e' mettere una virgola,li' dove andava messo un punto.

Ma esistono le favole?

Innamorarsi e' una magia,non perdersi una favola.

Etna: nuova criticità' / eruzione e terremoto

Quelle come me....


Quelle come me sono capaci di grandi amori e grandi collere, grandi litigi, grandi pianti e grandi perdoni.
Quelle come me non tradiscono mai,
quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare.
Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive…
Quelle come me donano l’Anima, perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto…
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano, tentano  di insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per sempre…
Quelle come me inseguono un sogno…quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo perché' il mondo e' grande .....

Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…

Quelle come me urlano,perché la loro voce non si confonda con le lacrime…

Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla…

Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altrettanto....

Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza…

Quelle come me passano innosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero

Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto...

Certi dolori ......


Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare : esistono.
Possiamo solo affrontarli e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino; 
ci vuole,pero',tanto tempo. 

Non basta fare come se  niente fosse successo perché la vita continui come prima, perche' niente può più essere come prima.
Quando una persona che amiamo se ne va via ,e' difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all'improvviso.

Non basta semplicemente voltare pagina, ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere. 

Non basta imporsi di non pensarci ; quel vuoto è lì come una ferita profonda che pian piano cerchiamo di far cicatrizzare anche  se alcune ferite non si cicatrizzano mai completamente.q

Non basta premere sul tasto "cancella" per eliminare tutti i ricordi e distaccarsi da chi non c'è più. 

Elaborare la perdita è un'operazione psichica lunga e complessa; si tratta non solo di accettare la realtà, ma anche di riconoscere veramente ciò che si è perduto, con la consapevolezza di tutto quello che si sarebbe potuto e voluto vivere .

Solo poi, si può tornare alla vita, nonostante la sofferenza che resta ,quando si capisce che i ricordi sono solo ricordi. 


sabato 14 dicembre 2013

Kahlil Gibran

La tempesta è capace di disperdere i fiori
ma non è in grado di danneggiare i semi.



IL GRANDE EQUIVOCO


Credo che nella vicenda della soubrette Rosy Canale ci sia un grande equivoco di fondo : l'aggettivo o sostantivo "antimafia"
Non capisco come si faccia a definire questa signora simbolo dell'antimafia.
Che cosa mai ha prodotto in tal senso costei da giustificare tale appellativo?
E' un personaggio costruito.
Credo che il titolo se lo sia affibbiato da sola e poi i media hanno fatto il resto.
Si definisce la sua associazione "Donne di San Luca",come associazione antimafia.
Ma scherziamo?
Qualcuno conosce i cognomi delle famose donne di San Luca?
  Basta ricordarsi quelle delle famiglie di 'ndrangheta!



venerdì 13 dicembre 2013

Riflessione

"Soltanto i più' forti fanno i conti con la solitudine ,gli altri la riempiono con chiunque"

Stoccolma 13 dicembre 2011