sabato 3 maggio 2014

Molto poco chiedono a noi i nostri morti; non possiamo tradirli

Gennaro Musella

3 maggio 1982

Quel giorno, Gennaro Musella, scese come al solito di casa,solo per un fortuito caso, senza la compagnia del caro nipotino Saverio,mio figlio, che ogni mattina era solito accompagnare a scuola.

Qualche giorno dopo, avremmo dovuto felicemente festeggiare il suo compleanno, ma non avevamo fatto i conti con il destino crudele.

Erano le  otto e venti del 3 maggio1982:

Pochi metri, l'apertura della portiera, la messa in moto , il boato assordante .

La città tremò come scossa da un terremoto : mio padre veniva disintegrato da una potentissima carica di tritolo posizionata sotto il sedile di guida.

Il buio pesto, livide fiamme di fuoco,  l'auto si accartocciò su se stessa,volando in aria per poi  tornare  al suolo ,  mentre l'urlo straziante della gente in strada si alzava in cielo, come grido lacerante di dolore.

Sull'asfalto si formò una voragine che ancora oggi ,quando piove molto, riaffiora.

Una colonna di fumo nero, fitto, saliva verso il cielo,circondando gli edifici ,mentre del corpo dilaniato e sventrato dell'uomo, non esisteva più nulla.

I suoi occhi spalancati sembravano essere quasi increduli.

Di lui rimase solo un tronco monco ;il cervello spappolato fu trovato appiccicato sul muro di un edificio della via antistante,una mano raccolta sull'asfalto.

Moriva così mio padre, Gennaro Musella, moriva in una terra non sua ma che aveva imparato ad amare.


AM

venerdì 2 maggio 2014

L'imprenditore

Bisogna purtroppo, prendere atto che le organizzazioni criminali di tipo mafioso, senza soluzione di continuità, riescono ancora a condizionare pesantemente lo sviluppo dell'economia meridionale, soprattutto nel settore delle opere pubbliche, mortificando il principio della libera concorrenza tra imprese.

Oggi, grazie anche al sacrificio di Gennaro Musella e di altri imprenditori dopo di lui, come Francesco Pepi e Libero Grassi, è finalmente chiaro che il fulcro attorno a cui ruota l'intero sistema mafioso è l'imprenditore, senza il quale né la mafia né la politica né la burocrazia potrebbero avvantaggiarsi dei finanziamenti pubblici, ciascuno per la propria parte, in un'illecita ed infausta convergenza di interessi.

Quando finalmente alzerà la testa l'imprenditore stretto tra l'estorsione mafiosa e la corruzione politico-burocratica?


giovedì 1 maggio 2014

L'importanza della memoria

Credo che il ricordo di alcuni uomini e di alcune morti vada trasmesso, perché possa trasformarsi in patrimonio comune.

A loro è stata riservata la parte più difficile,quella di morire.

A noi resta un compito molto più agevole : diffondere e tutelare quei valori in cui essi credevano e per i quali sono morti.

 



Le ferite quasi sempre si rimarginano ma in amore,talvolta ,col passare del tempo diventano piu' profonde

Maggio mese di stragi

Nella storia della nostra democrazia e' maggio il piu' crudele dei mesi: un eccidio in ogni suo giorno.
Il primo oltre che per la festa del lavoro e' ricordato per la prima strage del secondo dopoguerra ,quella di Portella della Ginestra in cui un gruppo di lavoratori venne ucciso dalla banda criminale di Salvatore Giuliano.

AM

Passoa

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l'antica e erronea fede,
l'ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria,
Solo perche' e' stato.
E' volato
e oggi è già un altro giorno.

mercoledì 30 aprile 2014

La lezione di Pio La Torre

 "La lotta alla mafia è il principale fattore di sviluppo e di crescita del Paese, per garantire diritti e libertà a tutti i cittadini "

L'articolo 416/bis e la legge sul sequestro e la confisca dei beni ai mafiosi sono  due norme fondamentali che Pio La Torre propose e che non riuscì a vedere approvate perché venne barbaramente assassinato da Cosa nostra, insieme al suo autista ed amico Rosario Di Salvo, il 30 aprile del 1982. 

POLIZIOTTI e poliziotti

Mentre alcuni poliziotti vergognosamente (e da codardi istituzionali) hanno applaudito i colleghi assassini di Federico Aldrovandi (riuscendo a farsi riprendere da Renzi, Alfano, il capo della Polizia Alessandro Pansa e qualche centinaio di migliaia di cittadini) è morto a 53 anni Roberto Mancini, il poliziotto che con le sue indagini ha anticipato di 15 anni ciò che poi è stato il disastro della Terra dei Fuochi.

AM

E come disse Rossella O'Hara......Dopotutto domani e' un altro giorno !

Scilla quasi cinque anni fa...all'inizio di una bellissima storia......

Ripartiro' da me

Conservando nel cuore un pezzo meraviglioso della mia vita e un grande amore che ho avuto la fortuna di vivere ,guardando al futuro con speranza senza dimenticare gli errori del passato.
La conquista  piu' grande cui aspirare e'oggi per me la serenita'......la vita ci mette alla prova continuamente,ma resta pur sempre vita !

La fretta non e' mai una buona consigliera

Le decisioni assunte in fretta,non sono ottimali,specialmente se prese sotto condizionamenti di solitudine ,di rivalsa o peggio ancora perche' spinti a dover decidere e pronunciarsi.
Ne' si puo' decidere a cuor leggero solo perche' si ha in mente un programma di vita predeterminato.
Solo il tempo puo' decidere per noi,specialmente dopo aver vissuto un amore grande,non si corre............

La damnatio memoriae


Se la 'ndrangheta pensava, attraverso l'autobomba che ne ridusse a brandelli irriconoscibili le carni, di cancellare dalla memoria della storia Gennaro Musella, si sbagliava di grosso! , Lui vive in noi,nelle nostre azioni quotidiane e con il suo esempio  ci indica la strada da seguire.



VIttima di mafia,nome comune di persona

 A Gennaro Musella, uomo buono,  padre teneroimprenditore coraggioso,
 il cui ricordo sconfigge il lutto, sopravvivendo alla polvere e al buio di una morte ingiusta. 



AM

Se oggi non e' con me e' perche' l'ho voluto io e certo non per meriti altrui,perche' modestamente ,non avrei potuto temere paragoni. Io sono stata colmata di un amore senza limiti e confini. Purtroppo ,quando in un rapporto sopraggiungono interferenze,si finisce col discutere di altro e non piu' di se stessi. Ho perso di vista il noi che era l'unica cosa che contava.


Ieri qualcuno mi ha detto "Ricordalo nel tuo cuore per quanto ti ha dato ed e' stato tanto ,quello che hai avuto nessuno mai potrà portartelo via"

Un amore grande non potra' mai essere sostituito.Noi l'abbiamo vissuto e nessuno mai lo potra' cancellare,nessuno potra' mai impossessarsene .Sara' sempre e solo nostro e da noi non andra' mai via.

martedì 29 aprile 2014

A volte, dimentico quanto valgo


Ciascuno vale per quello che e' ,che riesce a creare,per la propria storia ,per cio' che rappresenta nella societa',per quell'orma che si riesce a realizzare sulla nostra strada .
Tutto il resto svanisce ,e' niente , prima o poi, e' noia !
Di certo non si vale per luce riflessa,non per chi si ha accanto ne' per posizione economica.
Ieri,una mia amica ,nel vedermi piangere mi ha rimproverato dicendomi "Tu non puoi permetterti di mollare !
Hai creato tanto ed hai una responsabilita' verso di te e verso gli altri.
Ricorda sempre quanto hai costruito e soprattutto quanto vali !"
E proprio vero,a volte dimentichiamo quanto valiamo ! Ho un amico che e' come me,intelligenza viva,brillante,mente vulcanica,tanti interessi .Insieme abbiamo realizzato cose straordinarie perche' tra di noi esisteva un feeling perfetto e un'affinita' unica.
Abbiamo costruito cio' che forse non si raggiunge in una vita intera.
Oggi lui non e' piu' accanto a me ,insieme eravamo una forza ma abbiamo avuto tanto l'uno dall'altro che quella forza ci sara' da guida e da incentivo reciproco per poter continuare anche se distanti ,la nostra strada .
C' e' un filo rosso invisibile che lega ,a volte due persone speciali e noi lo siamo.
Il nostro era un legame carmico e non si spezzera' mai ,anche se non ne abbiamo coscienza.
E' scritto cosi' e ,nel profondo del nostro cuore,sappiamo che quello scritto non mente.Siamo due persone speciali ,siamo due persone che valgono e non poco.
Le nostre orme sono gia' tracciate.

domenica 27 aprile 2014

L'abbraccio rubato

Quand'anche sia durato un attimo,

eterno mi appare quell'abbraccio

rubato al sonno e piange l'animo mio

sapendo che sogno non è stato

ma autentico atto d'amore.

Aspettando qualcosa d'infinito....

Il percorso della vita a volte è così strano...i tuoi desideri  diventano desideri degli altri e quelli degli altri diventano i tuoi...ma l'amore li fonde in un unico sentimento...Ti senti così, divisa a metà, aspettando che  possa nascere qualcosa di infinito..allora capirai che non è stato tempo perso...che tutto ciò che hai fatto aveva un fine...altrimenti rimarrai per sempre con l'amarezza di quello che avresti potuto fare e che non hai fatto...


Cosa cerchi ? Il sole Da cosa fuggi? Dal gelo di chi non sa piu' amare

Il coraggio dei sentimenti ....non sempre si possiede e si finisce con lo spegnersi ogni giorno un po'