martedì 12 novembre 2013

Le due facce di Milano

Strane cose avvengono a Milano ,città' che appare priva di sensibilità' e in preda all'indifferenza generale.
Giorni fa, una ragazza, a seno nudo ,giaceva abbandonata sul marciapiede vicino alla stazione centrale. 
Si poteva pensare che dormisse ma la la foto scattata  e' interrogatoria.. 
Una cosa e' evidente : il degrado che le sta attorno e l'indifferenza della gente che la guarda senza vedere.
Accanto a lei : una pattumiera,un bicchiere di carta buttato lì, altre schifezze. 
E' allucinante notare come le persone camminino,parcheggino le loro macchine ,sbrighino le proprie cose e passino oltre,come se nulla fosse,,come se fosse normale.

A qualche giorno di distanza,in una lettera aRepubblica , Marianna Meroni ,medico reumatologo ha raccontato un'altra misera esperienza.
Marianna ,da quando era bambina e' affetta da una malattia cronica del sistema immunitario che le provoca ricorrenti crisi di dolore acuto.
Mentre camminava in via Ausonio, vicino alla basilica di Sant'Ambrogio,ha sentito una fitta in petto . Un attacco doloroso durato mezz'ora circa in cui qualcuno ,anche in anonimato ,avrebbe potuto chiamare il 118, . Si è accasciata sul cofano di un'auto parcheggiata lungo la strada in preda a dolori lancinanti. In pieno giorno e in pieno centro, a Milano, ma tutto è passato inosservato. O, forse peggio, osservato e accuratamente evitato dai passanti. 
E' successo proprio accanto ad una scuola, e in quel momento transitavano mamme, nonne, bimbi e ragazzi. 
Nessuno ha prestato soccorso,nessuno si e' preoccupato,nessuno si è avvicinato,nessuno ha chiesto se la malcapitata avesse bisogno di qualcosa,nessuno l'ha aiutata .
Tutti hanno continuato la propria corsa senza minimamente mostrare alcun interesse o stupore,senza interrogarsi.
Marianna racconta di essere stata sfiorata e oltrepassata con noncuranza.  "E pensare ,rileva,che lo stesso malore l'ho avuto a San Diego: in un paio di minuti avevo ambulanza, polizia e passanti pronti a rassicurarmi".
Milano ,invece,si chiude nel proprio individualismo ,e tutti gli altri non contano, non si vedono nemmeno.
Ricordoate l'episodio del tassista ,massacrato di botte ?
Anche in questo caso, nessuno aveva visto ne' sentito niente,nessuna denuncia . 
Un' omertà' non espressione di un sud arretrato e terrone ma della metropoli' per eccellenza; Il che la dice lunga .
Forse e' paura , ma certamente non si può' non denunciare una completa assenza di solidarietà' e un egoismo sconcertante.
E ' questa una Milano che ci lascia attoniti.
Noi conosciamo l'altro volto di questa città',quello delle tante associazioni,del volontariato della cultura.
Due facce della stessa medaglia ,evidentemente in contraddizione e agli antipodi.
Non credo,comunque ,che il fenomeno investa solo Milano.
E' l'uomo in discussione ; e' il non riconoscere l'altro come persona,come proprio simile.
Ormai ,si è' persa la capacità' di stupirsi.
Si corre ,freneticamente,giorno dopo giorno e nella  corsa  si resta orfani della propria anima.
Non si vedono piu' i bisogni degli altri ma solo i propri obiettivi,diventando dei veri e propri automi.
Neanche un morto ammazzato fa più' impressione,la gente non reagisce ' ,come se avesse fatto l'abitudine; preferisce non vedere,chiudersi nel proprio mondo,perché è' più' comodo .
Si fa come lo struzzo,si mette la testa sotto la sabbia e si ci chiude nel proprio privato . Purtroppo,però',viviamo in una società' e non in isolamento e volente o nolente ,ciascuno e' responsabile del suo deterioramento o crescita morale e civile.