venerdì 8 novembre 2013

La baby prostituzione


A Milano,sono otto finora le ragazzine che, secondo il reparto di pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli ,dove sono state riabilitate,si prostituivano a scuola, ma il fenomeno, quasi certamente,e' piu' vasto.

I coetanei le chiamavano«ragazze doccia» perché facevano sesso quotidianamente: sono adolescenti, quasi sempre benestanti,che vendevano il loro corpo ,non per soldi ma per esibizionismo o beni materiali.
Gli istituti frequentati sono prevalentemente privati. Nelle prime ore, domanda e offerta veniivano contrattate sui telefonini, poi si passava in bagno dove le ragazze ricevevano anche più di un cliente a testa,loro coetaneo
Da quanto riferito,alcuni ragazzi farebbero già da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro stiano entrando anche dei clienti adulti. 
Sul fenomeno della baby prostituzione,  bisogna fare piena luce.
E' di questi giorni,la denuncia di Monsignor D'Ercole per l'Abruzzo,il caso di Roma,oggi quello di Milano .
Va compresa l'entità di questo fenomeno che rileva accanto al disagio dei giovani, la perversione   di potenziali clienti, adulti e consapevoli sfruttatori di corpi bambini.
Occorerebbe piu' vigilanza soprattutto da parte delle famiglie .
Ricordo che ai miei  tempi,mia mamma arrivava all'improvviso all'uscita di scuola per controllare con chi io mi accompagnassi ;questo e' avvenuto fino agli ultimi anni del liceo.
Certo la cosa,forse ,era un po' eccessiva ma ritengo ,anche per esperienza personale ,che non bisogna mai dare per scontato le abitudini e le frequentazioni dei propri figli .
Forse talvolta fa comodo non vedere e ci illudiamo di essere genitori solo concedendo loro tutto cio' che vogliono,per sentirci a posto con la nostra coscienza.
Non li aiutiamo spianando loro la strada ,evitando loro qualsiasi sacrificio e difficolta'.
In questo modo si fa il loro male perché  non diventeranno mai responsabili e adulti.
Addirittura ho assistito all'assurdo di amici che evitano  a figli adulti,anche il fastidio di compilare moduli, domande ,documenti e le scrivono al loro posto ;Forse se potessero ,preparerebbero a questi ragazzi anche  il panierino con la merenda come ai tempi dell'asilo.
Nel frattempo,però' gli stessi non esitano a comprare ai loro pargoli  macchine costose e potenti o altro,facendone dei veri e propri figli di papa'.
 Quando non si va avanti con le proprie forze ma ci si appoggia agi altri ,con la consapevolezza che ogni problema sara' risolto, si rischia l'immaturita' a vita.
Ogni cosa a suo tempo e ogni  cosa deve essere conquistata con le proprie mani e non con gli sforzi altrui,altrimenti faremo dei nostri figli dei viziati,spacconi nei riguardi degli altri nonche' probabili soggetti a rischio.
La luna non si da perche' e' impossibile donarla,ma loro ,poi,la pretenderanno e arrivera' il momento che si sentiranno in diritto di contestarci e condizionare  anche le nostre  vite.
Credo che le mamme di queste ragazzine siano ignare della vita delle loro figlie,forse lontanissime dall'immaginare una cosa del genere,considerandole ancora bambine.
Il tenere  i figli nella bambagia come eterni neonati,però',significa danneggiare loro la vita.
 Bisogna seguirli,magari da lontano,senza farne accorgere,controllarli ma responsabilizzarli.
Mia nonna ,ricordo,diceva sempre :"I figli si baciano in sonno".
Non so se è' così' ,ma un po' di fermezza e soprattutto il rispetto dei ruoli sono ingredienti necessari.
I nostri padri,forse saranno stati esageratamente severi ma la nostra generazione si è' realizzata perché' '?Perche' abbiamo messo in campo le nostre forze e vizi non ce ne sono stati concessi.
Se esaminiamo il tenore di vita delle baby prostitute ,ci accorgiamo che tutte loro appartengono ad una classe sociale medio-alta e questo dato ci dovrebbe fare riflettere; infatti ,se di contro guardiamo ai figli delle famiglie meno abbienti ,abituati ad andare avanti da soli,riscontreremo con sorpresa ,che la maggior parte di loro riesce nella propria vita e in modo egregio.
Per quel che riguarda,inoltre,le azioni da intraprendere,penso all'adozione di provvedimenti legislativi specifici che  prevedano anche pene accessorie repressive si da  servire da deterrente.
Un collegamento maggiore,una rete che coinvolga insieme famiglie e scuole ,potrebbe,inoltre,aiutare.