mercoledì 20 agosto 2014

La mafia russa alla conquista della Costiera Amalfitana

Che ci fanno tutti questi miliardari e boiardi russi in costiera amalfitana sia d'estate che d'inverno? Partendo da questa semplice domanda, gli uomini della Digos e gli esperti di intelligence stanno disegnando una "mappa aggiornata degli interessi commerciali e finanziari di Mosca in provincia di Salerno, dove la presenza dei magnati dell'ex Unione Sovietica è diventata una piacevole abitudine per chi, messo alle strette dalla crisi economica, commerciante o albergatore, è assai ben disposto ad aprire le porte ai nuovi (e ricchi) flussi turistici dell'Est. La movimentazione di risorse finanzierie russe in aree a forte vocazione turistica e imprenditoriale può avere, come effetto collaterale, l'importazione – a rimorchio – di capitali illegali e, comunque, di dubbia provenienza. Con tutto il contorno di criminalità economica e mafia transnazionale che ne deriverebbe.  Un rischio che è sempre presente quando la posta in gioco riguarda investimenti a più zeri e che certamente non è sottovalutato nemmeno a livello di agenzie di sicurezza, stando almeno a ciò che è scritto nella relazione annuale dell'Aisi (il servizio segreto civile italiano)."La criminalità russofona – si legge nel dossier – è apparsa in rapida espansione dimostrandosi in grado di effettuare mirati e cospicui investimenti ai fini di riciclaggio anche nel nostro Paese".Il rischio che ciò possa avvenire in Costiera amalfitana,ha suggerito di attivare particolari attività di sorveglianza dell'area ormai entrata a pieno titolo nel "gotha" del turismo asiatico d'élite.



AM