sabato 30 novembre 2013

Le mani della mafia sul pallone


Riciclaggio di soldi mediante sponsorizzazioni, partite truccate, scommesse clandestine e legali fondi neri; totonero e doping il grande affare del mondo ultra', le "mani" sulle scuole calcio. 

Dalla Lombardia alla Calabria. 

 Oggi i clan guardano al mondo del calcio, controllano il calcio scommesse, condizionano le partite, usano il calcio per cimentare legami della politica, riciclano soldi. 

Le inchieste della magistratura, le intercettazioni telefoniche, la cronaca quotidiana dimostrano come anche nel football è presente un alfabeto dell'illegalità tutto italiano, con pertinenze anche straniere: 'ndrangheta, camorra, cosa nostra, sacra corona unita , tutte attive ed operative nel corrompere quella che sembrava apparentemente un'isola felice e che viene interpretata come un enorme affare.  

Le mafie usano il calcio giovanile per arruolare nuova manovalanza. Possedere una squadra di calcio rappresenta in tante realtà un fiore all'occhiello, una testimonianza di prestigio e soprattutto strumento di controllo del territorio. " Partite aggiustate, vorticoso giro di scommesse in mano alla criminalità. Soldi che le mafie investono nell'edilizia, nei grandi appalti, nella droga. 

L'illegalità nel calcio è più facile da nascondere perché pochi sono i riflettori accesi sul fenomeno e perché difficilmente si sospetta di riciclaggio. Sicilia, Calabria, Campania, Puglia le capitali delle mafie nel pallone.