lunedì 28 dicembre 2015

Sporting calcio Locri...la proposta del Coordinamento antimafia Riferimenti

Nella vicenda dello Sporting calcio Locri non é in gioco solo,una squadra che vuol fare sport ma un gruppo di persone alle quali viene tolto il Diritto Sacrosanto dell'autodeterminazione e alla libertà.Riteniamo che in questa vicenda le vere vittime siano lo sport e le ragazze che tanti sacrifici hanno affrontato in questi anni per vedere oggi i loro sogni spezzati dalla vigliaccheria e dalla sopraffazione.Che ci sia o meno la 'ndrangheta sotto questa faccenda non possiamo dirlo ma che la metodologia usata sia mafiosa e che l'operazione e' comunque delinquenziale questo non si puo' negare.
Solo dall'esito delle indagini potremo saperne di piu'. Al momento di certo la vicenda appare molto poco chiara e qualunque ipotesti va vagliata.
La cosa certa,la sola e' che Il messaggio lasciato passare e' che le minacce ordinano e le teste si chinano e obbediscono.Questo non possiamo permetterlo.Per tale motivo Il Coordinamento antimafia Riferimenti,da sempre impegnato sul territorio calabrese, comunica di prendere in esame la possibilta' di rilevare la squadra che sembra l'attuale dirigenza ceda a costo zero.Questo al fine di permettere alle ragazze di potere tornare in campo e di non subire la vergogna di una resa imposta.
Il Coordinamento essendo un'associazione no profit ,basata sul volontariato,non dispone di fondi o di rendite e per questo chiama a raccolta ,imprenditori coraggiosi e con la schiena dritta e professionisti onesti perche' siano di supporto.Alla proposta sono gia' pervenute adesioni ,prima tra le quali ,quella dell'imprenditore Gaetano Saffioti ,testimone di giustizia e verita' che certamente la testa non l'ha mai abbassata e che ha offerto il proprio aiuto al Coordinamento Riferimenti. Se ne attendono altre.
L'iniziativa ha bisogno del sostegno di tutti privati ed istituzioni calabresi,Coni e lega italiana calcio,perhe' non la si puo' dare vinta. E' indubbio che Il Coordinamento Riferimenti non assumera' alcuna iniziativa in merito senza prima aver consultato gli inquirenti ed aver avuto l'assenso della Prefettura di Reggio Calabria e degli altri organi preposti.