domenica 3 maggio 2015

"Nell’antica Roma per i condannati per fatti gravissimi v’era la damnatio memoriae, la cancellazione della memoria, l’oblio forzato, l’eliminazione d’ogni traccia che potesse mantenerne il ricordo, attraverso la cancellazione delle iscrizioni, la distruzione delle immagini e delle statue. Se la ‘ndrangheta pensava, attraverso l’autobomba che ne ridusse a brandelli irriconoscibili le carni, di cancellare dalla memoria della storia Gennaro Musella, si sbagliava di grosso!Lui è ancora qui, accanto a noi, ad indicarci con il suo esempio la strada da seguire. Diceva Milan Kundera: "La lotta dell'uomo contro il potere, è la lotta della memoria contro l'oblio."