lunedì 9 febbraio 2015

Il feticcio della “legalità” è diventato un comodo alibi per ignorare i comportamenti devianti delle classi dirigenti e delegare alla magistratura l'eliminazione delle “mele marce”

Chiunque è innocente fino a sentenza definitiva. Un principio sacrosanto che i politici usano sempre più spesso come alibi.
Il senatore democristiano Luigi Carraro, presidente della Commissione parlamentare antimafia e autore della prima relazione (di maggioranza) organica sul fenomeno mafioso del dopoguerra, scriveva che «la mafia è un fenomeno delle classi dirigenti» e la definiva «mafia alta», per distinguerla dalla «mafia bassa», cioè dalla manodopera criminale .
C' e' un problema etico che non si vuole riconoscere ed e' tutto della politica che dovrebbe intervenire prima con un profondo esame e conseguente pulizia al proprio interno .....Ma "la mafia alta "ormai domina il sistema .....