lunedì 28 novembre 2016

"Fame e sete di Giustizia "


 Noi che abbiamo sempre creduto nella Giustizia ,dobbiamo oggi denunziare delusione e scetticismo.
Riteniamo,infatti,che tra il principio fondamentale della Giustizia ,intesa come valore ,e l'amministrazione della stessa ,l'abisso sia grande.Basta con proclami e celebrazioni! Nel nostro Paese ,il cittadino non è' garantito .L'impunita' si è' fatta legge ed è' impossibile non indignarsi quando non è' dato più' confidare nella certezza della pena .Per non parlare, poi,degli abusi che ,per incapacita',superficialita' o addirittura malafede ,vengono perpetrati ai danni di soggetti inermi fino ad arrivare alla loro distruzione fisica e professionale.
A Catanzaro,un agente della polizia di Stato rimane con le mani spezzate e il suo aggressore,un senegalese da lui arrestato, viene rimesso in libertà' dalla magistratura.
È' questo uno dei tanti episodi vergognosi ,che si registrano da nord a sud,del Paese ,cui dobbiamo assistere impotenti ,mentre la politica discute e si dimena ,certamente non per quanto concerne giustizia e sicurezza.
Per conto del coordinamento antimafia Riferimenti e mio personale ,esprimo piena solidarietà' all'agente della Polizia di Stato  ,Emilio Procopio,in servizio presso la Questura di Catanzaro, per l'ingiustizia subita .
Riteniamo che il problema esiste e non sia più procrastinabile,convinti che il sistema legislativo e giudiziario abbia bisogno di una buona rivisitazione ,di  una sana e radicale riforma, affinche 'il codice penale ritorni ad avere l'autorevolezza che le varie leggi e leggine hanno calpestato e ,al di là dei palcoscenici e degli scoop, la giustizia risulti davvero giusta.

Adriana Musella

Presidente
Coordinamento Nazionale Antimafia "Riferimenti"
www.riferimenti.org