giovedì 5 marzo 2015

Dalla parte dell'Antimafia.......

Replica all'articolo di Attilio Bolzoni
La Repubblica 4 marzo 2015

Credo che alla fine aver sacrificato buona parte della mia vita alla causa dell'antimafia non sia stata una perdita di tempo se non altro per aver fornito a me stessa una giustificazione e uno scopo.
Amara e' la considerazione che scaturisce dalla lettura dell'articolo di Bolzoni sulla Repubblica del 4 marzo secondo cui tutto e'marcio e l'antimafia diventa un gioco di potere e business.Prima di fare determinate affermazioni sarebbe bene che Bolzoni venisse un po' in trincea per constatare di persona e non per sentito dire la realta' quotidiana.Che ci siano delle storture nell'antimafia e dei mistificatori e' vero e l'abbiamo denunciato piu' volte ma niente di piu' di quello che accade in mille altri ambiti associativi,volontariato cattolico,assistenziale ecc.Certamente non si puo' non indignarsi di fronte a delle vomitevoli sorprese quali quella di Helg a Palermo.Riteniamo ,pero' che infangare l'antimafia in quanto tale, significhi non rendersi conto del rischio che tanti di noi corrono, del sacrificio di chi ci ha preceduto e ha sacrificato la propria vita e quindi rendersi complici di coloro che cercano con la delegittimazione di distruggere quanto costruito.
Si rischia, ma forse ci viene il dubbio che si voglia, di buttare l'acqua sporca unitamente al bambino, mettendo in discussione un argomento gia' tanto minato di suo. 
L'antimafia come la mafia e' qualcosa di molto serio perche' ha a che fare con la morte. Se ci sono coloro che ne aprofittano vestendo abiti non propri, creare confusione,generalizzando un problema e' un crimine.
Personalmente ,ho sempre ritenuto l'antimafia un sentimento e non permetto ne' a Bolzoni ne' a nessun altro di creare ombre su quanti tra noi si sono donati alla causa senza riserva alcuna.
 Ho piu' volte chiamato Bolzoni nei giorni scorsi senza avere risposta. Dov'era quando serviva la sua attenzione? Quando la sottoscritta ha rassegnato le proprie dimissioni dal Coordinamento che presiede per attirare l'attenzione su quanto succede in Calabria una regione dove l'etica e' stata sotterrata? Abbiamo chiesto invano il suo aiuto ... E' davvero da pazzi continuare su questa strada permettendo agli altri di pontificare e massacrare un impegno gia' cosi' provato e minato.Alla fine nessuno si meravigli se
si sceglie di mollare. Evidentemente e' quello che si vuole...

Adriana Musella
Presidente
Coordinamento Nazionale Antimafia
 "Riferimenti"
www.riferimenti.org/sito


AM