martedì 2 dicembre 2014

Quando la sicurezza e' un optional...

E' di ieri la notizia di un tombino manomesso davanti l'abitazione del magistrato ad alto rischio PierPaolo Bruni .Una coincidenza quella che proprio quel giorno al Pm era stato tolto l'impianto di videosorveglianza esistente da circa sette anni? Eppure solo un paio di giorni fa ,un pentito ha svelato un piano per sopprimere il magistrato.
QUESTO ACCADE IN Calabria,la regione del possibile ,del tanto non succede niente,della tranquillita' piu'' assoluta rivestita da un menefreghismo sconvolgente nei riguardi di chi combatte in Trincea.Perche' certe cose non accadono altrove o perche' si ci preoccupa tanto della pseudo sicurezza di politici ammuffiti e si abbandona,invece chi e' in effettivo pericolo?Pierpaolo Bruni insieme a Giuseppe Lombardo della dda di Reggio Calabria per cui una telefonata ha annunciato 200 kg di tritolo,sono due magistrati nel mirino della 'ndrangheta,evidentemente proprio perche' scomodi.Guarda caso due pm che indagano su mafia e non solo.
Cambiano le citta' ma la storia si ripete nei suoi corsi e ricorsi.
E ci chiediamo ...lo Stato di diritto ...da quale parte sta in questo Paese e perche' mai in Calabria caput mundi della 'ndrangheta la sicurezza viene considerata un optional e non un'emergenza ?



AM