sabato 20 settembre 2014

Uomini che non lasciano mai

Di Alessandro Nicolo' Pellizzari


Lo dico subito, a scanso di equivoci: l'ho fatto. Quindi non ho titolo per giudicare, ma posso giudicare quello che ho fatto, e di cui mi sono profondamente pentito.

 E'da vigliacchi non lasciare per fare in modo di essere lasciati, stremando fino all'ultima lacrima chi ti vuole ancora bene.Quando non amiamo più una donna, di solito è perché ce n'è in ballo un'altra. Allora ci sentiamo in colpa, una cosa che non ci piace. Quindi cosa facciamo? Se siamo veri uomini prendiamo il coraggio a quattro mani e, Prima, Prima che la situazione degeneri, dobbiamo lasciare. È un'assunzione di responsabilità non solo perché premia la verità, ma perché provocherà molto meno dolore del far disperare così tanto una donna da portarla lei, ormai esausta, a lasciarci.Eppure io stesso ho percorso la squallida strada dello scarico di responsabilità. In un crescendo tipico maschile e codardo. Il tuo senso di colpa, infatti, quando si fa pressante, ti trasforma in un mostro che cerca in lei la ragione delle tue scelte, delle tue colpe.Così ogni cosa che fa o che dice di sbagliato, fosse un'inezia, si trasforma in alibi per darle addosso, per giustificare le proprie colpe. Mi ero costruito un alibi replicabile,nascondendomi dietro la codardia ma  non ho impedito uno stillicidio emotivo e sentimentale.