Un collegamento in videoconferenza mi ha permesso di inaugurare l'insediamento a Rimini del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti.
Le leggi che avrebbero potuto e dovuto mettere gradualmente nell'angolo la criminalità organizzata si sono fatte prima attendere e poi sono rimaste nel cassetto.
La lotta al riciclaggio, la tracciabilità dei flussi finanziari nelle grandi opere e l'aggressione ai patrimoni delle cosche attraverso rapide confische erano e rimangono un'utopia.
Eppure Giovanni Falcone,già' negli anni ottanta ,aveva capito che per colpire al cuore le organizzazioni mafiose si dovevano svuotare i portafogli dei boss.
Rimini pare sia diventata la capitale italiana del riciclaggio grazie all'evasione e alla vicina San Marino.
La mafia in Riviera lavora in camicia e cravatta ; e' quella che è più difficile da combattere rispetto a quella che lascia a terra morti ammazzati.
Veste i panni puliti dell'intermediazione finanziaria;gli usurai hanno i colletti bianchi.
Il turismo e' uno dei settori maggiormente esposto al rischio riciclaggio e la mafia tende ad impossessarsi delle attivita'economiche per lavare i proventi dei propri traffici illeciti.
Ristorazione,alberghi,night club,bische,gioco d'azzardo,abbigliamento,edillizia,finanziarie,sono i settori piu' esposti alle infiltrazioni mafiose e anche quelli dove si verificano diversi turn over nella titolarita'delle aziende.
Camorra e 'ndrangheta sono le due associazioni criminali che si spartiscono gli affari.
Le mani della Mafia sugli alberghi della riviera : la voce gira ormai da anni.
Prima sono sussurri, poi voci, poi inchieste giornalistiche, e, alla fine, arriva la conferma .
Dati alla mano, dieci hotel sono sospettati di essere controllati dalla mafia.
E' quanto emerge dal monitoraggio fatto dalla Prefettura di Rimini su duecento alberghi dell'intera provincia.
Strutture ricettive che negli ultimi tre anni sono passate di mano o hanno registrato cambiamenti nell'assetto societario.
La Camorra in Riviera e' quella dei casalesi.
L'operazione "Minor"ha portato al l'arresto di 20 persone e al sequestro di beni per milioni di euro tra cui due nightclub club.
Non bisogna dimenticare che proprio a Rimini e' stato arrestato Carmine Schiavone,figlio di Sandokan che ,a capo del clan dei casalesi controllava il flusso finanziario tra la Riviera e San Marino.
La 'ndrangheta,invece,fa capo alla cosche cosentine e crotonesi.
Sequestrate bische,hote,pizzerie,stabilimenti balneari.
Attività' estorsiva aggravata che ha ridotto alla fame decine di imprenditori romagnoli da Rimini a Riccione a San Marino .
La teoria che la mafia attecchisce al sud per mancanza di lavoro e' profondamente errata.
Questo può' valere per l'utilizzo di giovani disoccupati cui le organizzazioni offrono lavoro sporco ,assoldandoli per pochi soldi.
La mafia al sud ha le sue radici,il proprio radicamento territoriale ma li' dove investe e' il nord.
E'proprio qui che finiscono i soldi che puzzano di morte e sangue.
Il tema è di grande attualità, e soprattutto di grande urgenza.
E' stato necessario un cambio di prospettiva.
Il pensiero comune ha dovuto abbandonare, la visione tradizionale del mafioso legata al proprio territorio e capire che lì dove prospera un'economia florida, la mafia ha interesse a mettere le mani.
Questo è stato il caso dell'Emilia Romagna,ma anche della Lombardia,del Piemonte,del Veneto e della Liguria.
Prendendo in prestito le parole di Leonardo Sciascia possiamo affermare che così come le palme, da piante esotiche, trovano nuovi terreni fertili verso il nord del pianeta così la mafia risale la Penisola.