sabato 4 ottobre 2014
La parita' e il vittimismo femminista
Se una donna e' valida ,lo sara'a prescindere.
Le donne non appartengono alla categoria dei" diversi"......Mi fanno sorridere le varie riunioni monosesso autoghettizzanti.
Chi' vale ,uomo o donna che sia, emergera' ' comunque!
Se invece si e' grigi,il ruolo sara' sempre quello di comparse e mai di protagonisti.Si parla spesso del "potere" da dare alle donne. Le donne sono uguali agli uomini: ne esistono alcune che meritano potere e gratificazione professionale e ne esistono altre che non sono in grado di gestire relazioni, persone, gruppi perche' fungono da soprammobili. Essere donna non conferisce capacità e intuito a priori. Accettare questo significa dare davvero la parità che spetta alle donne e agli uomini.
Le donne non appartengono alla categoria dei" diversi"......Mi fanno sorridere le varie riunioni monosesso autoghettizzanti.
Chi' vale ,uomo o donna che sia, emergera' ' comunque!
Se invece si e' grigi,il ruolo sara' sempre quello di comparse e mai di protagonisti.Si parla spesso del "potere" da dare alle donne. Le donne sono uguali agli uomini: ne esistono alcune che meritano potere e gratificazione professionale e ne esistono altre che non sono in grado di gestire relazioni, persone, gruppi perche' fungono da soprammobili. Essere donna non conferisce capacità e intuito a priori. Accettare questo significa dare davvero la parità che spetta alle donne e agli uomini.
venerdì 3 ottobre 2014
Se qualcuno davvero ti vuole nella sua vita, lo crea e lo cerca lo spazio per te. E tutto deve essere spontaneo e non troppo difficile. Quando impari a volerti davvero bene ti stanchi di elemosinare affetto. Non puoi pretendere che qualcuno ti ami per forza. In amore la carità non si fa ne si riceve.
Finisci ,poi nel tempo ,a vivere la cosa con distacco.Tutto ti appare sempre piu' lontano e meno tuo.Non sei piu' emotivamente coinvolta perche' improvvisamente ti accorgi che quel tuo e' diventato estraneo e cosi' pian piano non ci pensi piu" e ritorni alla tua serenita'...
Dico "Grazie", non pretendo nulla e non do' mai nulla per scontato...Chiedo scusa se sbaglio perchè non sono onnipotente, e sono umanamente imperfetta...Ho stima di me stessa perche' sono consapevole di valere e ...nessuno mi ha mai regalato niente...ma sono andata avanti da sola e con molta determinazione .Sto bene con me stessa ed e' difficile che mi senta sola.Ho avvertito impotenza di fronte alle cose che non riuscivo ad accettare ma, e'difficile,comunque che mi dia per vinta. Sono abituata a lottare e difendermi.Odio l'ipocrisia e la falsita'.Sono concreta e abbastanza disillusa. Credo che il regalo piu' bello sia "VIVERE"...
La classe e la finezza sono doti innate,non si comprano.Questo spiega il perche' ,alcune persone benche' benestanti sono grossieres........la volgarita' e' la loro prerogativa e guarda caso,chi lo e' fuori, nel modo di vestirsi o di combinarsi,in realta' lo e' anche dentro.E cosi' si riconosce dal portamento,dagli accessori,dalle pose che inavvertitamente assume.....perche' lo charme non s'inventa .....la scorza di una rustica progenies prima o poi riaffiora e la classe si sa.......non e' acqua !
giovedì 2 ottobre 2014
L'importanza della prevenzione
E' ottobre, il mese dedicato all'amore che la donna dovrebbe dimostrare a se stesse. L'amore che gli uomini dovrebbero dimostrare alle loro donne contribuendo a stimolarle alla prevenzione e alla cura (ove necessaria) e aiutandole se hanno la necessità di un supporto psicologico e materiale. Non mi interessano colori e fiocchi, trovo del tutto inutili i giochetti nei social network che dovrebbero sensibilizzare e sostenere la ricerca ma non lo fanno e anzi spesso offendono le persone che hanno avuto il tumore al seno.
Credo che la cosa migliore sia ricordare a tutte e tutti che la prevenzione del tumore al seno - stile di vita corretto e diagnosi precoce con gli strumenti adatti a ogni persona - e la cura giusta quando la malattia c'è sono le strategie più utili per avere il massimo della probabilità di guarigione ma anche per mantenere una qualità della vita accettabile. La qualità della vita e la guarigione sono fondamentali, nessuna delle due meno importante dell'altra.
Credo che la cosa migliore sia ricordare a tutte e tutti che la prevenzione del tumore al seno - stile di vita corretto e diagnosi precoce con gli strumenti adatti a ogni persona - e la cura giusta quando la malattia c'è sono le strategie più utili per avere il massimo della probabilità di guarigione ma anche per mantenere una qualità della vita accettabile. La qualità della vita e la guarigione sono fondamentali, nessuna delle due meno importante dell'altra.
Alberto Luini
Direttore della Divisione di Senologia Istituto Europeo di Oncologia
Parliamo un po' dell'articolo 18............
Mi voglio perdere in un ragionamento sull'articolo18...
Ho sempre pensato che un imprenditore debba essere libero di assumere e anche di licenziare, se lo ritiene necessario per qualsiasi ragione. È lui, infatti, che mette i soldi, è lui che si assume il rischio ed è giusto che faccia profitto (altrimenti non sarebbe un'impresa, ma un'associazione di mutuo soccorso). Dunque, se per perseguire il profitto gli serve licenziare o deve tagliare per non far morire la sua impresa, deve essere libero di farlo.
In astratto, quindi, ritengo che potrebbe essere giusto abolire l'articolo per lasciargli mano libera.
E però.. Però, detto questo, non è certo questa la strada che apre il mercato del lavoro a nuovi ingressi.La libertà di licenziare senza dover dar conto a nessuno può essere accettata solo in un mercato dove ci sia una vera flessibilità (in entrata) del mercato stesso. Questo in Italia non esiste e non potrebbe improvvisamente e magicamente nascere solo perché viene accresciuta la flessibilità in uscita.
Se il costo del lavoro resta ai livelli a cui è oggi da noi, la flessibilità non ci sarà mai, l'imprenditore troverà sempre comodo soltanto licenziare e di certo non assumere, perché non è in grado di sostenere i costi del lavoratore.
Non dimentichiamo, poi, che l'Italia è il paese del favore e del "comparaggio", della raccomandazione e della "clientela": in altre parole, il lavoratore licenziato ingiustamente, che non ha possibilità di essere reintegrato, spesso verrebbe semplicemente licenziato per poi far posto al raccomandato o all'amico o a qualcuno che può avere una "utilità" (il "merito, questo sconosciuto" ormai è spesso sconosciuto anche nel settore privato..).
Quindi, per concludere, l'abolizione dell'articolo 18 diventa, per me, solo un grande favore ai grandi gruppi industriali, alle grosse aziende e non contribuisce minimamente ad aiutare l'occupazione. Non se non si interviene prima sulle condizioni del mercato del lavoro, abbassandone i costi.
Solo che non se ne esce, perché per abbassare i costi bisognerebbe abbassare innanzitutto i contributi per maternità, pensioni, disoccupazione, cioè per quello Stato sociale che oggi fa anche da ammortizzatore..
Niente, e un rompicapo che non lascia molti varchi ,comunque la si pensi.
AM
Ho sempre pensato che un imprenditore debba essere libero di assumere e anche di licenziare, se lo ritiene necessario per qualsiasi ragione. È lui, infatti, che mette i soldi, è lui che si assume il rischio ed è giusto che faccia profitto (altrimenti non sarebbe un'impresa, ma un'associazione di mutuo soccorso). Dunque, se per perseguire il profitto gli serve licenziare o deve tagliare per non far morire la sua impresa, deve essere libero di farlo.
In astratto, quindi, ritengo che potrebbe essere giusto abolire l'articolo per lasciargli mano libera.
E però.. Però, detto questo, non è certo questa la strada che apre il mercato del lavoro a nuovi ingressi.La libertà di licenziare senza dover dar conto a nessuno può essere accettata solo in un mercato dove ci sia una vera flessibilità (in entrata) del mercato stesso. Questo in Italia non esiste e non potrebbe improvvisamente e magicamente nascere solo perché viene accresciuta la flessibilità in uscita.
Se il costo del lavoro resta ai livelli a cui è oggi da noi, la flessibilità non ci sarà mai, l'imprenditore troverà sempre comodo soltanto licenziare e di certo non assumere, perché non è in grado di sostenere i costi del lavoratore.
Non dimentichiamo, poi, che l'Italia è il paese del favore e del "comparaggio", della raccomandazione e della "clientela": in altre parole, il lavoratore licenziato ingiustamente, che non ha possibilità di essere reintegrato, spesso verrebbe semplicemente licenziato per poi far posto al raccomandato o all'amico o a qualcuno che può avere una "utilità" (il "merito, questo sconosciuto" ormai è spesso sconosciuto anche nel settore privato..).
Quindi, per concludere, l'abolizione dell'articolo 18 diventa, per me, solo un grande favore ai grandi gruppi industriali, alle grosse aziende e non contribuisce minimamente ad aiutare l'occupazione. Non se non si interviene prima sulle condizioni del mercato del lavoro, abbassandone i costi.
Solo che non se ne esce, perché per abbassare i costi bisognerebbe abbassare innanzitutto i contributi per maternità, pensioni, disoccupazione, cioè per quello Stato sociale che oggi fa anche da ammortizzatore..
Niente, e un rompicapo che non lascia molti varchi ,comunque la si pensi.
AM
mercoledì 1 ottobre 2014
Tra schede bianche e nulle.....
Non so come, andrà a finire la partita delle nomine alla Consulta ma lo spettacolo che il Parlamento sta offrendo al Paese non e' dei piu' soddisfacenti .
E' una politica,questa che ricorda un passato forse mai trascorso.
Ma per dignita' perche' non si fa un passo indietro?Credo perche' il problema sia di spartizione e non di qualita'..........
E' una politica,questa che ricorda un passato forse mai trascorso.
Ma per dignita' perche' non si fa un passo indietro?Credo perche' il problema sia di spartizione e non di qualita'..........
martedì 30 settembre 2014
Apertura Percorso didattico 2014/2015
Universita' di Salerno
La conquista della democrazia nei percorsi della memoria
Corrado Lembo ,Adriana Musella,Cesare Sirignano,Giancarlo Costabie,Francesco Colucci,Arcangelo Badolati,Aurelio Tommasetti
La conquista della democrazia nei percorsi della memoria
Corrado Lembo ,Adriana Musella,Cesare Sirignano,Giancarlo Costabie,Francesco Colucci,Arcangelo Badolati,Aurelio Tommasetti
«IN QUELLE BOTTIGLIE C’ERANO RIFIUTI»
" Le analisi chimiche e organolettiche compiute su campioni di olio d'oliva venduti come biologico extravergine Made in Italy, hanno dimostrato che in quelle bottiglie, in alcuni casi, non vi era nulla che potesse essere definito neppure olio lampante, addirittura che possa essere definito commestibile, trattandosi di oli esausti, residui di frittura, ossia rifiuti che, anzichè essere smaltiti erano venduti e finivano sulle tavole di consumatori ". Lo ha detto il responsabile dell'ispettorato repressione frodi di Bari, Luca Veglia, nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella procura di Trani sull'operazione che ha portato a 16 arresti e al sequestro preventivo di 16 aziende e di 400 tonnellate di olio di oliva scadente o contaminato.
"Si tratta di sostanze cancerogene e dannose per la salute degli ignari consumatori – ha aggiunto il pm Antonio Savasta – che invece hanno il diritto di sapere cosa c'è in quello che comprano e di scegliere i prodotti in base alle loro reali caratteristiche".
AM
lunedì 29 settembre 2014
La zona grigia....Cosi' e' se vi pare!
Ndrangheta e connivenze ........la zona grigia
C'E' uno Stato che combatte ogni giorno la 'ndrangheta e le organizzazioni criminali in genere.ed un altro Stato che, invece, ci si allea,fa accordi,controlla gli affari,gestisce operazioni finanziarie,lancia "soffiate" e informa i mafiosi.
In 800 pagine la Corte d'Appello di Milano racconta tutto questo nella sentenza di condanna per l'operazione "Infinito-Tenacia".
Nomi eccellenti della 'ndrangheta,ma anche tanti nomi di politici, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine, manager, imprenditori.
Elezioni Provincia di Vibo Valentia, Bruno Bossio (Pd): "Commissione Antimafia tenga conto della denuncia di Adriana Musella"
"La Commissione Parlamentare Antimafia dovrà valutare e non lasciare inascoltato l'odierno appello di Adriana Musella, Presidente del coordinamento nazionale antimafia " Riferimenti", sulla elezione avvenuta ieri del Presidente della Provincia di Vibo Valentia. Le vicende del Comune di Briatico, sciolto due volte per infiltrazioni mafiose e la stessa iniziativa del Ministero dell'Interno che ha sostenuto in sede giudiziaria la incandidabilità del neoeletto Presidente Andrea Niglia gettano una grave ombra sull'Amministrazione Provinciale. In questa vicenda, inoltre, ritengo non sia da sottovalutare quanto contenuto nel Decreto del Presidente della Repubblica (GU N° 53 del 5/03/2014) che in relazione allo scioglimento di un altro Comune vibonese segnala presenze inquietanti "per vincoli parentali e per frequentazioni ad ambienti criminali". Per queste ragioni trovo, pertanto, ancor più inquietante che per la elezione del Presidente della Provincia possa essere stato decisivo l'inciucio che una parte del PD ha sancito con il centrodestra di Scopelliti". Lo afferma in una nota stampa la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio.
AM
In Calabria il rinnovamento presenta una faccia vergognosa tra accordi trasversali e connivenze
Presidente della provincia di Vibo Valentia un personaggio gia' sindaco di un comune sciolto per mafia,al quale era stato eletto con una sola lista e su cui gia' pendevano dubbi d'incandidailita'.
Questo in una provincia già commissariata per dissesto economico e dove sono pendenti indagini giudiziarie di non poco conto, una provincia dove l'intreccio politica,'ndrangheta e massoneria deviata domina uomini e cose.
Questa la politica in Calabria.........che si appresta ad affrontare una competizione regionale a seguito di sentenze giudiziarie che per effetto della legge Severino hanno provocato elezioni anticipate!Tale candidatura alla provincia ,sarebbe scaturita da un grande accordo tra Ncd di Scopelliti,Pd di Callipo ,Forza Italia e Fratelli d'Italia nella nuova logica che regola le elezioni provinciali e che esclude il voto popolare favorendo gli accordi trasversali di potere che in una regione come la Calabria si rivelano molto pericolosi.Non possono non preoccupare le prossime elezioni regionali .Esigiamo pulizia e trasparenza nelle liste che si andranno a presentare agli elettori,non essendo piu' accettabili e comprensibili errori di valutazione.La Calabria ha bisogno di una politica del fare trasparente non una politica di pancia e di connivenze ma una politica di onesta',che sia di forte contrasto e non strumento degli intrecci perversi con la 'ndrangheta e la massoneria deviata.E' bene che ciascuno ricordi il perche' del voto anticipato in Calabria e si regoli di conseguenza se davvero si vuole che i cittadini possano ritrovare un briciolo di fiducia e recarsi alle urne.
Questo in una provincia già commissariata per dissesto economico e dove sono pendenti indagini giudiziarie di non poco conto, una provincia dove l'intreccio politica,'ndrangheta e massoneria deviata domina uomini e cose.
Questa la politica in Calabria.........che si appresta ad affrontare una competizione regionale a seguito di sentenze giudiziarie che per effetto della legge Severino hanno provocato elezioni anticipate!Tale candidatura alla provincia ,sarebbe scaturita da un grande accordo tra Ncd di Scopelliti,Pd di Callipo ,Forza Italia e Fratelli d'Italia nella nuova logica che regola le elezioni provinciali e che esclude il voto popolare favorendo gli accordi trasversali di potere che in una regione come la Calabria si rivelano molto pericolosi.Non possono non preoccupare le prossime elezioni regionali .Esigiamo pulizia e trasparenza nelle liste che si andranno a presentare agli elettori,non essendo piu' accettabili e comprensibili errori di valutazione.La Calabria ha bisogno di una politica del fare trasparente non una politica di pancia e di connivenze ma una politica di onesta',che sia di forte contrasto e non strumento degli intrecci perversi con la 'ndrangheta e la massoneria deviata.E' bene che ciascuno ricordi il perche' del voto anticipato in Calabria e si regoli di conseguenza se davvero si vuole che i cittadini possano ritrovare un briciolo di fiducia e recarsi alle urne.
La conquista della democrazia nei percorsi della memoria
30 Settembre 2014 - ore 10.30 Universita' degli Studi di Salerno
Sala del Senato Accademico All'incontro, moderato da Francesco Colucci, direttore Unis@und, prenderanno parte:
- Aurelio Tommasetti, rettore dell'Università di Salerno
- Adriana Musella, presidente Coordinamento antimafia Riferimenti
- Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica di Salerno
- Cesare Sirignano, Sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli
- Luca Cerchiai, docente UNISA
- Arcangelo Badolati, giornalista e caposervizio del quotidiano Gazzetta del Sud
- Giancarlo Costabile, docente presso Università della Calabria
- Marta Mango, presidente Consiglio degli Studenti UNISA
Il progetto nasce da una felice intuizione di Adriana Musella, presidente del Coordinamento antimafia Riferimenti-Gerbera Gialla, e dei giornalisti Stefano Ballini, Vincenzo Raimondo Greco e Eduardo Scotti.L'obiettivo e' quello di mantenere vivo il ricordo di momenti drammatici della storia italiana affinché non abbiano a ripetersi. "Meditate che questo è stato", si legge in una poesia di Primo Levi; un verso che ha in sé tutto il valore e l'importanza della memoria perché non c'è futuro senza di essa.
A me non interessa dimostrare nulla agli altri ma molto a me stessa!
La vita appartiene a me ,ne sono padrona io e nessun altro!Ecco la mia forza : la liberta' di essere me stessa e di decidere come meglio mi pare nella piena indipendenza........
Non posso dire di avere fra le dita certezze e verità…… ho le tasche piene di dubbi e domande, di attese interminabili, delusioni e ferite … ma amo la vita come meglio posso, accettandone anche i dolori ed i silenzi… mi siedo sull’uscio delle mie giornate e la osservo cercando di imparare, di gioire, di stupirmi…. ed ogni volta che la vita riesce a sorprendermi, le sorrido con la stessa gratitudine di un bimbo che ha ricevuto un regalo tanto desiderato. Vivere per me e' sempre un'emozione nuova!
Lentamente muore chi diventa schiavo del l'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,chi non rischia e chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,chi si permette di seguire il volere degli altri anziche' il suo.m Lentamente muore chi non viaggia, chi rimane nei propri angusti confini,chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso!
domenica 28 settembre 2014
La parita' di genere......un miraggio in una regione come la Calabria!
Affaristelli,trogloditi,mestieranti della politica,parassiti e incapaci hanno detto no alla "parita' di genere" nella legge elettorale in Calabria,una delle poche regioni a non istituirla!
Vergogna!
E' questo un esempio della subcultura , della mafiosita'e del potere bieco che governa la regione......un potere fine a se stesso,una politica di pancia.
Vergogna!
E' questo un esempio della subcultura , della mafiosita'e del potere bieco che governa la regione......un potere fine a se stesso,una politica di pancia.
Mi è stato proposto di guidare una lista per le regionali come unica donna ,proprio per l'assenza di quote rosa!.....NON CREDO sia da considerarsi una soddisfazione..........
AM
La fine di una storia lascia sempre un senso di nostalgica tristezza ,uno stato d'animo svuotato di quella fusione armonica ,creata dalla forza del senti ento. Muore la poesia dell'amore e vince il distacco ,a volte molto scientemente pilotato........
La cosa piu' avvilente ,pero' e' la meschinita' di chi rinnega,di chi si trasforma e vuole apparire diverso,di chi volta le spalle a un amore grande e a una convivenza senza rispetto....di chi si lascia sopraffare da un odio basso e inspiegabile per giunta non proprio ma determinato da altri....
Infangare chi abbiamo amato per coprire i propri errori e' squallido e non porta molto lontano....
Io per fortuna sono ritornata alla mia serenita'......a vivere e a volermi bene,cosa che avevo dimenticato...........
Infangare chi abbiamo amato per coprire i propri errori e' squallido e non porta molto lontano....
Io per fortuna sono ritornata alla mia serenita'......a vivere e a volermi bene,cosa che avevo dimenticato...........
Preferisco vivere !
Se si vuole vivere veramente, bisogna rischiare clamorosamente altrimenti la vita non vale la pena di essere vissuta.
Se si rischia, si attraversano momenti terribili, ma si impara tanto, si vive di più e si capisce di più.
Non c'e' tempo perl'abitudine.
La cosa peggiore è proprio la noia!
Se si rischia, si attraversano momenti terribili, ma si impara tanto, si vive di più e si capisce di più.
Non c'e' tempo perl'abitudine.
La cosa peggiore è proprio la noia!
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