sabato 7 dicembre 2013
Dedicata a Mandela la prima della Scala
.
Essere forti,spesso una necessità'
Spesso,una ferita segreta si porta dentro in silenzio.
Per questo,non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte in cui sono caduta e sono riuscita ad alzarmi.
La festa Patronale di Sant'Ambrogio a Milano tra religione e mondanità
venerdì 6 dicembre 2013
Nelson Mandela 1996
giovedì 5 dicembre 2013
Il mondo ha perso un grande uomo !
A ME STESSA
Inviato da iPad
Porcellum
Ricordando M.L.King
Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta".
Queste parole del grande leader americano, confermano una convinzione profonda .
Quando arriva l'ora, in cui risulta necessario assumere una posizione, a mio avviso,solo chi è libero dentro sceglierà ciò che è giusto, seppure non sicuro, non conveniente, non popolare.
Tutti gli altri, dopo avere zittito la coscienza, continueranno sulla strada di sempre.
mercoledì 4 dicembre 2013
Diretta su Radio1
Intervista sul paventato ritorno dello stragismo.
I RiCORDI....NO
Possono portarti via ciò' che ami, ma non i ricordi.
Il passato non si cancella e gli altri non possono ne' sostituilo
ne'' tanto meno impossessarsene.
Appartiene a te sola
Perché' gli attimi che hai vissuto restano tuoi per sempre
e nessuno potrà' riviverli al tuo posto
Se qualcuno ci proverà', non potra' che averne una brutta copia.
Al sud il panettone più' buono
In una settimana dominata dalle polemiche e ribellioni dei tifosi del Napoli per la svendita da parte di De Laurentis dei diritto d'immagine al panettone Balocco ,aziendda del nord,con il logo e la sciarpina del Napoli, succede, che in ben due classifiche molto significative, domini il panettone Made In Sud,con Alfonso Pepe, artigiano di Sant' Egidio del Monte Albino e Salvatore De Riso noto pasticciere della Costiera Amalfitana.Salerno).
Quest'ultimo,artigiano ormai di fama mondiale e pluripremiato ha ottenuto il riconoscimento più importante in assoluto,vincendo la 6/a edizione del concorso Re Panettone-Milano
In terra meneghina, patria del dolce natalizio per antonomasia, l'ambasciatore del bello e del buono della Costa d'Amalfi ha sbaragliato ,quindi,ancora una volta,l' agguerrita concorrenza con il suo panettone classico milanese, nonostante milanese non sia ma ,al contrario,appartenga alla prestigiosa categoria dei campani DOC.
La gestione dei beni confiscati
La sua attività' si limita al monitoraggio dei beni e alla relativa segnalazione agli Enti locali.
A decidere la destinazione sono sempre e comunque i sindaci e quindi i politici che,in quanto tali gestiscono clientele.A Reggio Calabria,per esempio,sede dell'Agenzia, si è' passati da una gestione clientelare ad un'assoluta immobilità'.Ho più' volte segnalato le precarie condizioni dei locali posti al primo piano della sede del Coordinamento antimafia che presiedo ,assegnato dall'allora sindaco Scopellit alla CRI,e oggi letteralmente invasi dalla muffa perché' in disuso.
Pare siano ricettacolo di brande e qualche materasso ma in realtà' non sono mai stati utilizzati per il fine richiesto.
Da premettere che sempre la CRI ha adibito a deposito un grosso garage situato a fianco dei menzionati locali.
Abbiamo chiesto ai sindaci che si sono succeduti, nonche' ai i commissari ,di intervenire,anche per salvaguardare la salute pubblica,propagandosi il cattivo odore fino alla nostra sede collegata ai locali in questione, da una scala interna.
Nessuno ha mai ha dato riscontro,eppure la legge impone la verifica da parte del comune sull'effettivo utilizzo dei beni.Fatto sta che già' in origine questa divisione nell'ambito della stessa casa non è' stato un atto oculato se guardiamo ai beni consegnati in seguito :grandi ville,immobili a più' piani ecc.Riferimenti ha chiesto di poter usufruire di quei locali per creare uno spazio di riunione permanente per i tanti giovani che frequentano l'associazione.
Nessuna risposta e quel sito continua a rimanere chiuso e a puzzare.
C'e' da aggiungere che la porta d'ingresso e' collocata proprio davanti casa della famiglia Logiudice,tant'e' che la signora scaricava li' i rottami della propria abitazione .Sara' questo il motivo , visto che alla nostra richiesta di una telecamera di sorveglianza ci è' stato risposto che non era possibile perché' l'attrezzo avrebbe disturbato la privacy?
A Limbadi in provincia di Vibo Valenzia,Al Coordinamento sono stati assegnati ,le case della potente cosca dei Mancuso.
Esattamente due ville e due fabricati.Ci siamo inventati la realizzazione dell'Universita' dell'antimafia ,utilizzando ,sul modello dei campus americani ,le ville per plessi didattici e le palazzine come residence per i ragazzi ,provenienti da tutt'Italia.
Sono passati esattamente quattro anni e questo progetto non vede la luce.
Il Ministero dell'Interno ha stanziato 3.000.000 di euro per la ristrutturazione ,ma i lavori non sono mai iniziati.
Da specificare che questi soldi sono gestiti dal Comune come da legge e che il Comune di Limbadi e' alla sua seconda disavventura,collegata in qualche modo proprio a questa situazione.
Il primo sindaco si è' dimesso perché' denunciato per la mancata tutela dei beni,il secondo sta dando conto del suo operato ad una commissione d'accesso.C'è' da dire che proprio quest'ultimo ,con nota ufficiale ,aveva comunicato alll'Associazione e alla Prefettura che una delle ville in questione,esattamente quella principale ,non era stata confiscata del tutto chiedendo a noi cosa a quel punto si volesse fare ,essendo già' pronta una revisione del progetto,forse con la segreta speranza di farci desistere .
Le revisioni progettuali,si sa , Implicano ulteriori stanziamenti di fondi e loro erano pronti.
Fatto sta,che la mia testardaggine ha avuto la meglio.Tra le carte,fortuna ha voluto che trovassi la relazione del demanio con cui mi erano stati consegnati i beni .Dalla stessa si evinceva che quella villa ,con sentenza della Cassazione, era stata confiscata per intero.Convocando una conferenza stampa, ho immediatamente denunciato ,carte alle mani,quello che stava succedendo,sbugiardando quello che il Comune di Limbadi mi aveva dichiarato nella missiva.Dopo due giorni con una telefonata della prefettura mi si comunica l'esistenza di un errore nella comunicazione avvenuta ,rilevando che tutto rimaneva immutato.Come ciò' non bastasse , a distanza di una settimana ricevo una minaccia di morte con il divieto di mettere piede a Limbadi.Ancora ad oggi i lavori non sono stati iniziati.Tempo fa si sono rivolti a me dei dipendenti dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia in Puglia,affidata al noto scef televisivo Vissani e ora in fallimento con tantissimi padri di famiglia assunti e poi all'improvviso,rimasti senza lavoro.
Sono torna sulla corretta gestione ed utilizzo dei beni confiscati , sottoponendo alla stampa e alla pubblica opinione l'agghiacciante situazione in cui si sono trovati gli ignari dipendenti, fornitori e clienti della Masseria , bene confiscato alla Sacra Corona Unita ed affidato alla direzione di Gianfranco Vissani , cuoco vip, con la gestione della societa' "Virgiglio project srl" confiscata a Cosimo Virgiglio ,procacciatore di affari collegato alla cosca Mole' e oggi collaboratore di Giustizia.
C' e' da rilevare che per questa confisca ancora non sono chiusi i termini procedurali in quanto al vaglio del Tribunale.
"Dunque, nell'ormai remoto 11 giugno 2011 ebbe inizio la gestione dell'Antica Masseria con un progetto ambizioso (soprattutto all'insegna della legalità) di Gianfranco Vissani. Quel giorno, infatti, con tanto di conferenza stampa ed in pompa magna venne presentata la nuova gestione del bene confiscato alla mafia. I tanti dipendenti furono rassicurati sulla certezza del lavoro che si sarebbe certamente prolungato per almeno un decennio (alcuni di loro si sono imbarcati in mutui e finanziamenti per acquisto di beni). I fornitori certi delle garanzie fornite anche dallo Stato, si sono esposti lavorando a credito, sicuri della bontà del progetto e tranquilli di non perdere alcun anticipo.
Il progetto Vissani, basato sull'eccellenza gastronomica, sul rispetto dell'ambiente, sulla scuola di cucina, oltre che sulla banchettistica e sulla legalità è presto naufragato, ma è costato davvero un fiume di soldi.
Ciò nonostante, dal mese di gennaio 2012 tutti i dipendenti, regolarmente assunti a tempo indeterminato, non sono stati più pagati ed a marzo 2012 hanno ricevuto lettera di licenziamento collettivo. I dipendenti (tra cui chef e pasticceri, notoriamente ben pagati) si sono trovati in tragiche situazioni debitorie."
L'Agri Food Farm di Cannito Francesco, che si e' rivolta per aiuto al Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti, è una delle tante ditte creditrice;sostiene di essere stata indotta a potenziare il personale e ad acquistare nuovi macchinari agricoli per soddisfare le prestigiose richieste di Vissani fatte, però, in nome e per conto della Virgiglio Project Srl.
LA sede legale della Virgiglio pare sia a Monte Porzio Catone (RM), mentre l'amministratore si trova a Reggio Calabria. Dunque, ogni atto d'ingiunzione, esecutivo od anche lettere di diffida e messa in mora da quanto a noi denunciato ,sembra vengono recapitate in una scatola vuota come la sede di Monte Porzio Catone."
Mi chiedo, quali azioni siano previste in situazioni del genere per tutelare la credibilità' nonché' l'autorevolezza dello Stato di diritto, quali le garanzie di affidabilità' richieste e soprattutto,quali siano i criteri di scelta nella consegna dei beni confiscati visto che anche in questo campo ci sono gli assipigliatutto e business.
Nomi come lo spettacolare vip televisivo Vissani, maxi progetti come quello della masseria della Murgia, pubblicizzati in tutto il loro sfarzo, quale pubblica utilità' apportano se poi bisogna assistere ad un simile sfacelo e soprattutto come vengono finanziati e se si ,dove vanno a finire i finanziamenti se poi,il personale impiegato viene sbattuto in mezzo ad una strada?"
E intanto i commenti di tanti ,nell'ignoranza ,denunciano la vergogna che quando i beni vengono gestiti dalla mafia,producono con lavoro per tutti,con la gestione statale,invece,vedono il fallimento.C'da sottolineare che quando subentra lo Stato nella gestione ,le banche chiudono i rubinetti,avendo questo, crediti paragonati al pil nazionale di un anno.
martedì 3 dicembre 2013
SINDACO ANTIMAFIA?
Personalmente ,ritengo la vicenda estremamente lesiva nei riguardi di chi crede nella lotta alla mafia e quotidianamente spende il proprio impegno.
L'opinione pubblica,infatti ,rimane disorientata e si rischia la generalizzazione.
L'andazzo di creare mitizzazioni e di attribuire facili patentini antimafia deve cessare.
Ho detto più' volte che l'antimafia per me e' un sentimento inviolabile e non va delegittimato per fare carriere,business ed immagine.
Purtroppo,invece,troppo spesso il termine "antimafia"viene abusato.
Per rispetto a coloro che hanno sacrificato la propria vita in nome di questo impegno,non possiamo permetterci equivoci.
Per le cariche elettive e i pubblici amministratori,un esame attento e scrupoloso del voto e' un imperativo categorico onde evitare ,poi,sorprese e beffe nei riguardi dello Stato di diritto.
lunedì 2 dicembre 2013
Memoria
Pochi giorni dopo le sue dichiarazioni, il 2 dicembre, morì. Il processo davanti alla Corte d'Assise di Bari iniziò il 28 novembre del 1983 e si concluse il 22 dicembre dello stesso anno con l'assoluzione degli imputati principali per insufficienza di prove. La Corte, per esclusione, avvalorò l'ipotesi del suicidio.: Palmina si sarebbe data fuoco da sola". Contro la sentenza di primo grado, il Pm propose impugnazione. Ma ciò non servì a modificare il verdetto, confermato sia in Appello che in Cassazione.
Un destino disumano, quello di Palmina, che sconvolse l’opinione pubblica italiana e che tutt’ora lascia un profondo dolore e inquietanti dubbi.
Mi chiedo avra' mai giustizia Palmina?
Papa Francesco la notte in incognito visita i senzatetto
Voglia di Parigi !
Ogni volta che ci torno ,provo sempre le stesse emozioni e lo stesso entusiasmo della prima volta.
Credo che sia la città' che più' ami al mondo.
Una città' che mi ha visto felice e innamorata ,che ho imparato a conoscere e ad amare nei suoi mille volti , una città' dove cerco rifugio negli attimi difficili della mia vita,quando un desiderio inspiegabile mi spinge a ritornarci
Sara' l'illusione di ritrovare una felicità' vissuta che sembra riapparire tra le sue mille luci,i suoi colori, l'aria magica che si respira.
Il suo e' un fascino senza tempo.
Parigi e' un enorme palcoscenico con un'infinita' di scenari per tutti.
Parigi e' vita che si agguanta nei momenti di ebbrezza ma anche in quelli in cui si ha bisogno di convincersi che non è' finita,quando qualcosa dentro di noi si è' spento.
Ed e' proprio allora,come ora ,che avverto il suo richiamo !
domenica 1 dicembre 2013
Il silenzio ha la voce dei ricordi !
Nella vita non è' facile incontrarlo ma se dovesse capitarti,sappi che la fortuna non busserà' due volte alla tua porta.
Niente mai sarà' in grado di sostituirlo.
Antonino Caponnetto
Fu testimone della lotta per la legalità attraverso un impegno che lo vide, negli ultimi anni della sua vita, percorrere tutta l'Italia per incontrare gli studenti sui temi della giustizia e della legalità.
Fondamentale il mio incontro con lui.
E' stato un secondo padre e un maestro.
Fu lui ad insegnarmi a parlare ai ragazzi e a convincermi che le battaglie in cui si crede, non saranno mai perse.
Per me,come per altri intimi,era" nonno Nino".
Caponnetto scese in Calabria, legittimando il mio impegno,quando si diceva che la mafia non esisteva ed io venivo additata quasi come una visionaria.
Abbiamo girato insieme le scuole di ogni provincia e fondato Riferimenti, un coordinamento antimafia di uomini e donne pronti a dare testimonianza nella società e per la società,testimonianza non solo di sopraffazione e violenza vissuta ma, anche e soprattutto, di reazione.
Il 2 maggio 1993,a dieci anni dall'uccisione di mio padre, la prima grande manifestazione antimafia ..
A ogni partecipante fu consegnato un fiore, poi depositato sul luogo della strage ; era un
fiore dallo stelo forte e robusto ,come l'impegno di chi vive in trincea,dal colore giallo, solare come la speranza di un mondo migliore .
Nasceva la Gerbera Gialla, per poi diventare il fiore simbolo della lotta alla mafia,col suo messaggio di memoria e riscatto.