sabato 5 dicembre 2015

Oggi a Milano ....

A Verona ....ricordi di un amore lontano....

GRAZIE......

Ho provato un'emozione grande ieri sera a Pistoia.

Ricevere un riconoscimento in nome di colui che

a questo impegno mi ha avviata e del quale sono stata piccola discepola,mi ha commosso .

I premi sono abituata a consegnarli e non a riceverli....perché' la mia e' stata una scelta di vita ...gia'premiata dal riscatto quotidiano di una morte,quella di mio padre di cui ho cercato di tenere viva ed onorare la memoria .

Sta di fatto,però',che affettivamente parlando , questo riconoscimento per me significa tanto.

Gli insegnamenti ricevuti da nonno Nino evidentemente sono andati a buon fine e non l'ho deluso...

Un grazie a nonna Betta,vedova Caponnetto,a Dario,a Salvatore Calleri ,

a tutta la Fondazione Caponnetto e a quanti mi vogliono bene.


Premio Nazionale Antonino Caponnetto


Ho cercato di dare un senso ad una morte che senso non aveva .... Ho messo in gioco la mia vita "
Premio Antonino Caponnetto 2015 ad Adriana Musella


Pistoia 3 dicembre 2015

mercoledì 2 dicembre 2015

Firenze ore 21 Parrocchia di San Gervasio Incontro con i ragazzi .....

 

L'antimafia...


In queste ore , a seguito di quanto e'accaduto nell'associaione Libera,credo che chi si e' speso in nome dell'antimafia non possa stare alla finestra ma sia dovere di ciascuno apportare alla causa il proprio modesto contributo.C'e' troppo silenzio e non va bene.Senza voler entrare nel merito delle questioni che non conosciamo,e senza permetterci di giudicare,riteniamo pero' di dover esprimere la nostra opinione che e' la seguente :
l'antimafia non puo' essere gestione di potere;l'antimafia non puo' diventare un'accozzaglia di sigle senza volto ,contenitori ,a loro volta di centinaia di migliaia di tessere;l'antimafia non puo' annoverare al proprio interno pezzi di partiti politici.....e soprattutto non può farsi azienda ne' esercizio commerciale.....gestendo milioni di euro e patrimoni immobiliari.Ci dev'essere un distinguo,altrimenti la confusione e' inevitabile.
L'antimafia deve essere l'alter ego del potere e della politica .L'antimafia deve essere composta al proprio interno da nomi e cognomi riconoscibili per non costituire un pentolone stracolmo di frattaglie ,difficilmente gestibile e controllabile.A mio modesto avviso,bisognerebbe diversificare le attivita' senza mitizzare alcunche'.L'antimafia merita il volto della gente  in buona fede che c'e' e si adopera,il sorriso dei giovani che non possono essere traditi.....L'antimafia come sempre ho sostenuto e' un sentimento che nulla ha da spartire ne' col potere ne' con il business,ne' tanto meno con la politica.
Il resto ...che si chiami diversamente......L'antimafia sentimento non puo' dare adito ad equivoci ,non se lo puo' permettere perche' ha a che fare col sangue e con la morte.....

CREDIAMO CHE NECESSITI RIFLETTERE SUL CONCETTO DI ANTIMAFIA CHE NON PUO' LASCIARE ADITO AD EQUIVOCI .......AVENDO A CHE FARE CON MORTE E SANGUE........

Franco La Torre ,figlio del deputato Pio La Torre ucciso a Palermo nel 1982 e firmatario dei beni confiscati ,(improvvisamente) si ribella e abbandona l'associazione Libera......a causa,sembra, dell'affaire Beni Confiscati.......(anzi dicono sia stato addirittura licenziato ...per aver mosso alcune critiche.....)

SI LEGGE...........
"È innegabile che l'esigenza di combattere la mafia colpendo i patrimoni dei boss sia diventata una enorme macchina economica. Nel panorama del movimento antimafia Libera è una holding . L'organizzazione, nata per la promozione della legalità e l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, oggi è alla guida di un coordinamento di oltre 1500 tra associazioni e gruppi, che gestisce 1.400 ettari di terreni, dà lavoro a 126 persone e muove un fatturato che sfiora i sei milioni di euro.".......(.LIVESICILIA)

lunedì 30 novembre 2015

La rivelazione......e intanto sotto processo vanno i giornalisti.....

Il diario  piccante di Monsignor Balda: "Ho avuto un rapporto sessuale con Chaouqui"

La Santa inquisizione che di santa non ha nulla........

VATILEAKS

In AVARIZIA scrivo che per fare un santo bisogna spendere 400 mila euro. Che il "moralizzatore" cardinale Viganò, come spiegano i suoi fratelli, non solo fa transitare milioni di euro sui suoi conti, ma «ha sottratto centinaia di migliaia di euro dell'eredità facendo lo spallone con la Svizzera». Scrivo delle decine di milioni guadagnati dalla SAnta Sede vendendo benzina e tabacchi a basso prezzo, che l'ex vescovo di Trapani è accusato di aver sottratto 800 mila euro dai soldi dell'8 per 1000 destinati alla Caritas. Tutte notizie - a mio parere di enorme interesse pubblico e che non ledono la privacy delle persone - definite dai giudici "riservate", e per la cui pubblicazione ora sono a processo.
Paradossalmente, invece, proprio il Vaticano ha messo nelle carte dell'accusa messaggi e notizie sulla vita intima di alcuni imputati e persone terze all'inchiesta. Dettagli sessuali che nulla hanno a che vedere con i reati contestati. Una fiera di accuse, sms boccacceschi, insulti. L'ennesimo controsenso di un processo assurdo.

Emiliano Fittipaldi

Raccontami una favola, stasera. Inventati un lieto fine. Uno di quei finaloni alla Stephen King, hai presente? Non puoi dare a una grande storia un finale piccolo. Sarebbe come vestire benissimo e poi non essere in grado di camminare, perché le scarpe sono troppo strette. Invece, stavolta, inventiamoci un finale adeguato. Per continuare a camminare anche domani. .....