Dal 1991 al 2013 sono state censite ben 82 inchieste per traffico di rifiuti che provenienti da ogni parte d'Italia hanno riversato i loro veleni nelle discariche legali e illegali della Terra dei Fuochi,gestite della criminalità organizzata casertana e napoletana; inchieste che hanno coinvolto ben 443 aziende: la stragrande maggioranza di queste ultime con sede al centro e al nord Italia.
"In questo quarto di secolo - rileva -Legambiente- circa 410.905 camion carichi di rifiuti hanno attraversato mezza Italia terminando il loro tragitto nelle campagne del napoletano e nelle discariche abusive del casertano. Soltanto l'inerzia diffusa delle istituzioni, la «disattenzione» di chi doveva controllare, e una fitta rete di collusioni e omertà possono aver consentito «l'invisibilità» di una colonna di decine di migliaia di tir. "
Un crimine vero e proprio che risale alla fine degli anni ottanta,fatto di rapporti tra imprenditoria del nord,camorra e politica.
Un sistema criminale ,mafioso-imprenditoriale che s'è potuto muovere agevolmente grazie alla protezione e complicità di una rete di colletti bianchi, uomini politici, funzionari pubblici, massoni e faccendieri di ogni risma.
Un sistema ecomafioso, come l'ha definito Legambiente che ha accumulato potere economico calpestando il diritto alla vita.
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