Ancora minacce a Nino Di Matteo,questa volta da Totò' Riina in persona.
Secondo un agente della polizia penitenziaria,il boss di cosa nostra avrebbe urlato poche parole ad un compagno di cella "Di Matteo deve morire e con lui tutti i pm della trattativa".
Di Matteo che già' dallo scorso agosto era stato sottoposto al massimo livello di sicurezza, rischia ora di essere trasferito, insieme alla sua famiglia,in località' protetta, proprio come Falcone e Borsellino,durante l'istruttoria del maxi processo.
Io credo che a questo punto,non solo la società' civile ma le istituzioni ,la magistratura tutta, CSM compreso e quella parte sana della politica ,dovrebbe fare rete Intorno a quest'uomo e al processo in corso.
Di Matteo non va isolato.
Ricordando Falcone:
Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.