L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato nel 1999 il 25 novembre "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", per ricordare tutte le donne vittime di violenza.
E' questa la data in cui vennero uccise le tre sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana per il loro impegno politico contro la dittatura.Secondo stime effettuate,nel mondo una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della propria esistenza,mentre sono più' di tre milioni (il 14% del totale) una ogi tre giorni,le donne che in Italia hanno subito violenza : percosse, maltrattamenti, ingiurie, stupri, induzione alla prostituzione.
Raramente le donne denunciano gli abusi subiti. Eppure spesso si tratta di violenze gravi che provocano lesioni sui corpi femminili. E non meno gravi sono le ferite psicologiche.
Chi usa violenza alle donne è nella maggioranza dei casi il marito, il fidanzato, il convivente, l'ex partner.
Teatro dei soprusi sono di solito le mura domestiche, tant'è che la violenza contro le donne è denominata anche "violenza domestica", un fenomeno cui in passato si dava poca importanza, essendo considerato una delle possibili espressioni del conflitto coniugale.
E' possibile che il maschio occidentale viva un momento di disorientamento, di crisi di identità, in cui sente il proprio secolare potere vacillare al cospetto di donne sempre più autonome, emancipate e talvolta spregiudicate.
Tuttavia, anche se i media riportano con sempre più inquietante frequenza gravi fatti di cronaca ,
non credo che l'Occidente sia più violento verso le donne che altri contesti geografici e culturali. Mi vengono in mente le donne africane mutilate ai genitali, le vedove arse vive in India, le donne lapidate e quelle cui viene violentemente negato l'accesso all'istruzione in parte del mondo islamico.
Il primo passo da compiere, quindi, sarebbe quello di cercare di modificare le culture dove il maschio ha ancora una posizione dominante , compito non facile se non impossibile, laddove c'è chiusura mentale e adesione totale ai dogmi della tradizione.
Nelle società democratiche, invece, ritengo che qualcosa si possa fare, sul piano della prevenzione, sensibilizzando, in particolare le nuove generazioni, al problema ed educando fin da bambini al rispetto della donna.
Le scarpe rosse sono diventate il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
Furono utilizzate per la prima volta il 27 luglio 2012 dall'artista Elina Chauvet ,in onore delle centinaia di donne uccise nella citta' messicana di Juarez.
Oggi,giornata internazionale contro la violenza sulle donne - verranno sparse negli angoli di molte città del mondo ciascuna riportante il nome di una donna assassinata, e insieme a manifestazioni ed eventi ricorderanno tutte quelle donne assenti.