Colpo alla "ndrangheta nel crotonese" con l'arresto di 17 affiliati all'organizzazione.
Le indagini, da quanto si è' appreso, sono basate anche sulle dichiarazioni di Lea Garofalo, la testimone di giustizia che aveva contribuito a svelare gli affari delle cosche.
Eppure, l'omicidio di Lea ,uccisa e poi bruciata a Milano per ordine del marito, Carlo Cosco, non è' stato considerato " mafioso",non essendo stati, gli imputati ,condannati al 416 bis.
Le sentenze,infatti,sembra disconoscessero ,l'associazione mafiosa.
Lea,quindi,sarebbe morta per una ripicca familiare e non per mafia,pur avendo collaborato all'arresto dei boss della 'n'drangheta crotonese
Assurdità' della Giustizia italiana e onore ai sacrifici delle vittime di mafia!
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