Il protocollo farfalla esiste abbiamo la prova documentale". A dirlo è stato il vice presidente della Commissione antimafia, Claudio Fava, intervenuto al convegno conclusivo della tre giorni di commemorazioni per le stragi di via d'Amelio. Dichiarazioni importantissime se si considera che si tratta di uno degli oggetti più oscuri che avrebbe regolato i rapporti tra i servizi segreti e il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Un accordo segreto, all'insaputa dell'autorità giudiziaria, creato apposta per regolare il flusso delle informazioni provenienti dai boss mafiosi reclusi in regime di 41 bis e che permetteva ai rappresentanti dei servizi di entrare ed uscire dalle carceri senza lasciare traccia
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