domenica 12 gennaio 2014
Mi piace il verbo sentire
Il tradimento
Gli uomini del disonore
La questione morale

sabato 11 gennaio 2014
L'alba di una nuova vita
Quando nella vita si prende coscienza dei propri errori,si soffre doppiamente.
Ti rendi conto,infatti ,che sei stata tu a a distruggere ciò' che poteva essere e che non sarà ' mai più¹'.
Con la mente vai indietro e ripercorri ogni attimo.
Il silenzio aiuta e nel silenzio i ricordi s infrangono come un' onda nella tua mente.
Non si vive ,pero' ,di ricordi e la vita che e' un continuo divenire ti porta lontano,dove tu forse neanche immaginavi di andare.
le lacrime si asciugano prima o poi ; qualcuno all'improvviso ti aiuta a farlo , regalandoti sorriso ed allegria,ma il passato te lo porti dentro,perchè',ormai e ' parte di te.
Capisci che non ha più' senso aspettare e che il dolore e' vano .
Nasce una nuova energia che ti spinge a rialzarti e aver cura di te.
La mente si svuota e ritorni alla vita.
La notte e' passata e tu ritrovi te stessa nell'alba di un giorno nuovo tutto da scoprire.
L'altro
Se si parte solo da se' e dalla propria esperienza non si impara niente e non si scambia amore. L'altro va amato come e'.
E' proprio per non aver capito questo, spesso si sbaglia.
Le persone che ami non le cambi,le accetti.
Imprenditoria e Sistema
Bisogna,purtroppo, prendersi atto che le organizzazioni criminali di tipo mafioso, riescono ancora a condizionare pesantemente lo sviluppo dell'economia meridionale, soprattutto nel settore delle opere pubbliche, mortificando il principio della libera concorrenza tra imprese.
Il fulcro attorno a cui ruota l'intero sistema mafioso è l'imprenditore, senza il quale né la mafia né la politica né la burocrazia potrebbero avvantaggiarsi dei finanziamenti pubblici, ciascuno per la propria parte, in un'illecita ed infausta convergenza di interessi.
Quando finalmente alzerà la testa l'imprenditore stretto tra l'estorsione mafiosa e la corruzione politico-burocratica?
Quando si raggiungerà il limite oltre il quale l'imprenditore non avrà più la convenienza economica e farà esplodere il sistema, come avvenne per tangentopoli?
Quando ci si renderà conto che l'impresa mafiosa genera un'economia drogata, fragile, che non produrrà mai uno stabile sviluppo?
venerdì 10 gennaio 2014
Christian Lezzi per Peppino Impastato
nel rispetto spaventato
di quell'uomo senz'amore
prepotente senza onore
ammantato di terrore.
Paura
rassegnazione
supina accettazione
d'un marciume conclamato
da sempre esistito
da tempo vissuto
come un pensiero anchilosato.
Prepotenza che aggredisce le idee
di chi sogna d'esser libero
e non si arrende alla viltà
che colpisce alle spalle
alla legge del più forte
dei vigliacchi senza nome.
Morti come in guerra
sangue per le strade
omertà di coscienze defunte
indifferenza interessata
di chi sente e guarda
e si finge sordo e cieco.
Affari di morte
legalità soffocata
speranza annientata
costretta a pagare
per sognare un domani.
E ti ritrovi
incolpevole giornalista
dilaniato sui binari
additato
come se il male fossi tu
mentre il cancro mafioso
s'allarga e dilaga
a ricoprir di pustole il pianeta
tra coscienze in metastasi
e pochi veri uomini
che non si rassegnano
ad abbassare testa e voce
a posar la penna
per mantener pulito il cuore
per guardare ancora il sole
anche a costo di morire.
Scegliere da che parte stare
Oggi si può, si deve, scegliere da che parte stare.
Vi sono spiragli di fiducia e di ottimismo soprattutto riposti nei giovani, cerchiamo questi spiragli di farli diventare brecce, dei varchi attraverso cui gli eserciti dell'antimafia riconquistino le posizioni perdute.