Bisogna,purtroppo, prendersi atto che le organizzazioni criminali di tipo mafioso, riescono ancora a condizionare pesantemente lo sviluppo dell'economia meridionale, soprattutto nel settore delle opere pubbliche, mortificando il principio della libera concorrenza tra imprese.
Il fulcro attorno a cui ruota l'intero sistema mafioso è l'imprenditore, senza il quale né la mafia né la politica né la burocrazia potrebbero avvantaggiarsi dei finanziamenti pubblici, ciascuno per la propria parte, in un'illecita ed infausta convergenza di interessi.
Quando finalmente alzerà la testa l'imprenditore stretto tra l'estorsione mafiosa e la corruzione politico-burocratica?
Quando si raggiungerà il limite oltre il quale l'imprenditore non avrà più la convenienza economica e farà esplodere il sistema, come avvenne per tangentopoli?
Quando ci si renderà conto che l'impresa mafiosa genera un'economia drogata, fragile, che non produrrà mai uno stabile sviluppo?