Le persone danneggiate sono pericolose perché sanno di poter sopravvivere ai danni. Sono già morte tante volte restandosene con il cervello accesso. L’hanno visto, che non si muore, pure di fronte al peggior danno subìto dagli altri o dagli eventi della vita che spesso ti cascano addosso senza che te li vai a cercare. È per questo che sono pericolose: conoscono bene le ferite profonde, sanno che non si muore. Sono capaci di restare senza: senza le cose, senza gli altri, senza quei brandelli di sé che nella vita uno si è costruito. Sanno che non si muore. Dopo un po’ smettono di provarci a trattenere gli altri, le cose, i brandelli di sé… sanno che pure a restar senza si sopravvive.