Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te che con lui ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui ,dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto,hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,la gente ti passava accanto ma tu non la vedevi.E poi hai scavato, lacrime e parole ,per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore."Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema?E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia e saltano fuori migliaia di tasselli. E'da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.E' un'avventura, ricostruire se stesse. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te che con lui ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui ,dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto,hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,la gente ti passava accanto ma tu non la vedevi.E poi hai scavato, lacrime e parole ,per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore."Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema?E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia e saltano fuori migliaia di tasselli. E'da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.E' un'avventura, ricostruire se stesse. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meravigliaPer chi la incontra e per se stessa.È la primavera a novembre.Quando meno te l'aspetti...
Stralci del Testo originale di Diego Cugia, alias Jack Folla