Tanti anni sono passati da quel 3 maggio 1982 ma il dolore resta in memoria ......Ancora oggi non riesco a parlare di mio padre senza esserne coinvolta emotivamente.La famiglia di una vittima di mafia non smette mai di pagare..Paga nell'immediato a breve e a lungo termine. Le conseguenze dannose emergono col tempo.Cosi' non si sara' mai piu' gli stessi........
E questa ferita che non rimarginera' mai e' il motore della mia forza quotidiana..E ce ne vuole tanta per affrontare i mille ostacoli che immancabilmente si frappongono lungo il percorso.A volte viene voglia di mollare tutto e andar via ma poi c'e' comunque ,qualcosa di piu' forte che ti trattiene.E' la nostra coscienza.Loro sono morti assolvendo al compito piu' difficile ,noi ne portiamo avanti uno molto piu' agevole che e' quello di tutelare quei valori in cui essi credevano e per i quali sono morti.Molto poco chiedono a noi i nostri morti.Non possiamo tradirli.
E cosi' son trascorsi 22 anni di vita dedicati esclusivamente al riscatto della memoria,attraverso quel poco o quel molto che sono riuscita a costruire.Quando mi chiedono cosa abbia fatto la mia Gerbera in tutto questo tempo rispondo che ha costruito coscienze.Qualcuno ha provato ad ironizzare sul fiore quale strumento di impegno antimafia,menti piccole che non arrivano a comprendere che i giovani hanno bisogno di simboli e la Gerbera Gialla lo e' diventato.Noi non pretendiamo di cambiare il mondo ma cerchiamo di fare la nostra parte parte.Non si puo' delegare soltanto agli addetti ai lavori quali magistrati e forze dell'ordine .La lotta alla mafia e' soprattutto un problema culturale e come tale va affrontato.Questa scommessa l'abbiamo fatta nel 1992 e resta sempre valida.
A migliaia e migliaia di ragazzi la Gerbera ha trasmesso nel tempo il proprio messaggio di memoria ma anche di speranza per una societa' diversa che solo da loro puo' essere costruita.
L'antimafia per me e' stato un sentimento e continuera' ad esserlo finche' ne avro' forza.Le vittime di 'ndrangheta non cercano vendetta ma meritano Giustizia e se i tribunali non l'assicurano loro, dobbiamo metterci in gioco per cercarla nell'animo della Gente.
Proprio ieri il Quirinale ci ha comunicato di essere stati insigniti con medaglia del Capo dello Stato per la gerbera 2015.Dedichiamo il nostro riconoscimento alla citta' di Rosarno nella quale ci trasferiremo il 5 maggio per colorarla del giallo della rinascita.
Con noi ,la seconda carica dello Stato ,il Presidente del Senato,Piero Grasso.
AM