È vero: l'amore ci rende sempre dipendenti. È il bello di questa esperienza travolgente e straordinaria. Diventiamo un po' esagerati e morbosi, perché senza l'altro non possiamo stare, non sopravviviamo, ci manca qualcosa. Entriamo l'uno nell'altro, ci riempiamo, ci facciamo sommergere. A volte ci incastriamo. Del resto avere un legame significa "essere legato" a qualcuno.
E cosi'quando siamo strappati da rapporti importanti, inevitabilmente soffriamo.
In questo senso siamo sempre dipendenti nell'amore.
Ma spesso le cose si complicano. Non siamo mai così privi di difese, come nel momento in cui amiamo rifletteva Freud, perché nell'amore mettiamo le parti più fragili di noi. Queste possono non essere abbastanza organizzate e quindi renderci estremamente vulnerabili, alla ricerca disperata di un riconoscimento affettivo, di un amore incondizionato, quello che non abbiamo mai avuto. Tentiamo di saldare crediti emotivi che appartengono ad esperienze che affondano nel passato. Qualcuno non ci ha amato abbastanza, ci ha detto che non valiamo, che dobbiamo fare di tutto per meritarci l'affetto. Abbandono, rifiuto, svalutazione, li abbiamo già conosciuti.
E allora ci tormentiamo nell'illusione di poter cambiare le cose .Ci aggrappiamo ad una storia alimentandoci del rifiuto, negando noi stesse, imprigionate nell'assurda convinzione di farsi amare da chi ,invece ci dimostra l'esatto contrario.
Diventiamo "drogate" di relazioni tossiche, dipendenti affettivamente, nonostante ci facciano stare male .
Affondiamo in una condizione di disperazione, paura, incertezza ,insoddisfazione,dalla quale non riusciamo a sottrarci.
Il cammino per sottrarsi ad un destino sentimentale che ci sembra avverso è un percorso interiore nelle assenze nelle mancanze,per scoprire energie vitali di cui siamo provviste, anche se non sembra. Disdire l'abbonamento a quell'idea di fragilità e capire che noi siamo per noi stesse e non in virtu' di chiunque altro,che nasciamo e moriamo da sole e che,quindi qualsiasi altra condizione e' semplicemente illusoria .Bisogna prendersi del tempo per se' ,elaborare ,stare da sole .Bisogna fare un lavoro attivo su noi stesse per scoprire modi liberi di vivere le relazioni, non per completarci o salvarci ma espanderci, godere quanto piu'' possibile la vita.Scopriamo cosi' che nessuno mai potra' amarci piu' di noi stesse e che qualunque altro elemento e' accessorio.
Nella vita ci sono storie e poi c' e' l'amore importante ,unico quello che ti cambia.
Quando cio' avviene ,bisogna ritenersi fortunati perche' quello che viviamo restera' con noi per sempre .......e anche se un giorno dovesse costituire un ricordo ....saremo consapevoli di avere avuto talmente tanto ,da poterne fare tesoro per il resto dei nostri giorni......e non ci sara' confonto mai ..........
E cosi'quando siamo strappati da rapporti importanti, inevitabilmente soffriamo.
In questo senso siamo sempre dipendenti nell'amore.
Ma spesso le cose si complicano. Non siamo mai così privi di difese, come nel momento in cui amiamo rifletteva Freud, perché nell'amore mettiamo le parti più fragili di noi. Queste possono non essere abbastanza organizzate e quindi renderci estremamente vulnerabili, alla ricerca disperata di un riconoscimento affettivo, di un amore incondizionato, quello che non abbiamo mai avuto. Tentiamo di saldare crediti emotivi che appartengono ad esperienze che affondano nel passato. Qualcuno non ci ha amato abbastanza, ci ha detto che non valiamo, che dobbiamo fare di tutto per meritarci l'affetto. Abbandono, rifiuto, svalutazione, li abbiamo già conosciuti.
E allora ci tormentiamo nell'illusione di poter cambiare le cose .Ci aggrappiamo ad una storia alimentandoci del rifiuto, negando noi stesse, imprigionate nell'assurda convinzione di farsi amare da chi ,invece ci dimostra l'esatto contrario.
Diventiamo "drogate" di relazioni tossiche, dipendenti affettivamente, nonostante ci facciano stare male .
Affondiamo in una condizione di disperazione, paura, incertezza ,insoddisfazione,dalla quale non riusciamo a sottrarci.
Il cammino per sottrarsi ad un destino sentimentale che ci sembra avverso è un percorso interiore nelle assenze nelle mancanze,per scoprire energie vitali di cui siamo provviste, anche se non sembra. Disdire l'abbonamento a quell'idea di fragilità e capire che noi siamo per noi stesse e non in virtu' di chiunque altro,che nasciamo e moriamo da sole e che,quindi qualsiasi altra condizione e' semplicemente illusoria .Bisogna prendersi del tempo per se' ,elaborare ,stare da sole .Bisogna fare un lavoro attivo su noi stesse per scoprire modi liberi di vivere le relazioni, non per completarci o salvarci ma espanderci, godere quanto piu'' possibile la vita.Scopriamo cosi' che nessuno mai potra' amarci piu' di noi stesse e che qualunque altro elemento e' accessorio.
Nella vita ci sono storie e poi c' e' l'amore importante ,unico quello che ti cambia.
Quando cio' avviene ,bisogna ritenersi fortunati perche' quello che viviamo restera' con noi per sempre .......e anche se un giorno dovesse costituire un ricordo ....saremo consapevoli di avere avuto talmente tanto ,da poterne fare tesoro per il resto dei nostri giorni......e non ci sara' confonto mai ..........