sabato 20 luglio 2019
"Non e' solo mafia"
La delegittimazione...un'arma distruttiva e letale nell'eliminazione di chi e' scomodo al "sistema"
Quella casa in Via D'Amelio..
Palermo/Via D'Amelio 19 luglio 1992 Lo #scempio della mafia dei #collettibianchi, ancora oggi, coperti e impuniti dal "sistema"
Ma conviene poi,denunziare ed affidarsi alla #Giustizia?
giovedì 19 aprile 2018
Nello Ruello,primo testimone di giustizia nella storia di ViboValentia,in Calabria,chiude la sua attivita
Questa notizia aggiunge #tristezza a tristezza.
Dopo le intimidazioni ,Nello aveva riaperto il negozio all'insegna della Gerbera Gialla .
E' stato il nostro compagno di viaggio,di lotta e di testimonianza.
Quante le soddisfazioni ma anche le delusioni condivise.
Alcuni suoi concittadini si rifiutavano di entrare in quell'esercizio commerciale e tra quelli che acquistavano,c'era chi ,per quel fiore giallo dipinto sulle buste e messo in evidenza, rifiutava il sacchettino perche' troppo rischioso...Non potevano essere confusi loro con chi si opponeva alla 'ndrangheta...non c'entravano nulla con la Gerbera e la sua lotta.
Oggi,"tutto e' compiuto".
Il nostro tempo e' stato...il suo,come il mio.... ed e' stato un bel tempo .
Ci abbiamo creduto e abbiamo dato tanto...
Il nostro simbolo non morira' mai e il nostro impegno lo custodisce la storia.
Grazie Nello , per aver condiviso con noi il messaggio di quel fiore,grazie della tua amicizia,grazie per aver fatto della tua ,la nostra #resistenza.
Adriana Musella
martedì 17 aprile 2018
L'esistenza e' fatta di continue #prove...Si lotta,cadi e ti rialzi ma poi la #stanchezza prevale e ti lasci andare come sentendo vicina la #fine... Il cumulo fa la differenza e tanti,troppi sono I #perche' cui non sai dare risposta. E intanto vai avanti perche' la vita e' #vita ed e' l'unica che hai...
Ed e' li' che mi rifugio...lasciando fuori il mondo....
La tua ricchezza non e' chiusa in una cassaforte ma nella tua mente, nelle emozioni che l'anima ha provato ...".
A.Merini
giovedì 5 aprile 2018
LA CHIAMANO NOSTALGIA
Adriana Musella
mercoledì 21 marzo 2018
...CERTE MORTI...
A loro è stata riservata la parte più difficile, quella di morire.A noi resta un compito molto più facile: diffondere e tutelare quei valori in cui essi credevano e per i quali sono morti.
Il dolore è qualcosa di troppo intimo per metterlo in scena ma anche la sofferenza non può essere fine a se stessa.
Le tragedie e le loro conseguenze, sono parte del privato di ciascuna famiglia ma penso che certe morti appartengano alla società tutta.
Le vittime di mafia non gridano vendetta ma meritano giustizia, una giustizia, il più delle volte, loro negata. Sono circa 950 i morti per mano della criminalità organizzata.
Tra questi, 108 bambini.
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, il loro riscatto nella memoria e nell'impegno di ciascuno di noi.
Nel calendario civile della Repubblica questo giorno è dedicato al loro ricordo, in un Paese che ha poca memoria.
Quel lungo elenco di nomi letto nelle piazze, parrocchie, scuole, riapre vecchie ferite mai rimarginate. Noi familiari delle vittime di mafia siamo testimonianze di storie di vite spezzate, il cui icordo viene sollecitato ad uno Stato sordo. Alcuni come me, hanno imposto memoria, mettendosi in gioco, cercando di dare un senso a ciò che senso non ha, assumendo un preciso impegno nella società, per la società. Quando a morire sono uomini delle Istituzioni, le Istituzioni stesse li ricordano; ma se ad essere ucciso è un cittadino comune, i Palazzi sono distanti, assenti.
Ecco, allora, che nasce la necessità di trasformare la nostra memoria in memoria collettiva, renderla patrimonio comune.
Questo,il nostro impegno.
Un impegno che ha dato uno scopo alle nostre vite ma soprattutto a tante morti, vittime della barbarie mafiosa, esorcizzando una sofferenza senza fine. Loro erano sindacalisti, magistrati, giornalisti, imprenditori, professionisti, sacerdoti, bimbi innocenti, uccisi per vendetta o per aver visto troppo o semplicemente per sbaglio. Sono stati sottratti alle loro famiglie e uccisi per difendere i valori di Giustizia e Libertà. Noi siamo i loro figli, padri, madri, fratelli, sorelle, la cui vita è stata arrestata, distrutta e reinventata. Siamo uniti da tragedie comuni. Il sangue ha lo stesso colore per tutti, le lacrime, lo stesso sapore. Una parte di noi se n'è andata con loro, l'altra è impegnata nel riscatto della mortificazione di un essere umano, la cui dignità di persona tuteleremo per sempre nella memoria che si è fatta impegno. LE FERITE, CON GLI ANNI, SI RIMARGINANO, LE CICATRICI RESTANO.
Adriana Musella
21marzo... #MEMORIA #Vittimedimafia #GENNAROMUSELLA
coloro che caddero
lottando per costruire
un'altra storia
e un'altra terra
Ricordali uno per uno
perché il silenzio
non chiuda per sempre
la bocca dei morti
e dove non è arrivata la giustizia
arrivi la memoria
e sia più forte
della polvere
e della complicità
(Umberto Santino)
In America un film su #GianniVersace
domenica 11 febbraio 2018
Nel bel Paese bisogna farsi ammazzare.....per salvarsi dalla galera...
domenica 21 gennaio 2018
domenica 31 dicembre 2017
TEMPO DI #BILANCI
Assistiamo increduli e impotenti al ribaltarsi di valori che consideravamo sacri,alla smitizzazione di cio' in cui abbiamo sempre creduto,alla manipolazione della verita'' ,al trionfo della menzogna , della sopraffazione e dell'opportunismo piu' rivoltante.
Niente o quasi conquista,ormai ,la nostra fiducia .
Questo il mio consuntivo...
Per il bilancio di previsione c'e'bisogno che la delusione lasci posto ad una rinnovata voglia di combattere ,stavolta solo e soltanto per un unico obiettivo : me stessa.